CONGO-RUANDA
LA PACE SI ALLONTANA
(21 Agosto 2025)
GOMA. Tra Congo e Ruanda La pace si allontana: i multipli accordi firmati a luglio a Washington e Doha, mediatori Stati Uniti e Qatar, non stanno dando i frutti sperati: anzi, denuncian Human Right Watch (HRW) ed Amnesty International (AI) nelle ultime settimane c’è stata una recrudescenza delle aggressioni alla popolazione civile, soprattutto nel Nord Kivu ad opera di M23.
Le due organizzazioni che difendon i diritti umani affermano in differenti rapporti che a luglio son stati uccisi più di 300 individui, compresi donne e bambini, e i loro cadaveri son stati gettati nei fiumi in diversi villaggi.
Molte donne, anche giovani, prima di morire son state violentate dai miliziani: le vittime eran Hutu, fuggiti dal Ruanda nel 1994, dopo l’apocalisse che sconvolse quel Paese.
Anche l’esercito congolese si sarebbe macchiato di crimini di guerra nella stessa regione.
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CRONOLOGIA DELLA “PACE”
Il 2 Maggio 2025, dunque, Rd Congo e Ruanda firman a Washington un primo documento in base al quale si siederanno attorno ad un tavolo per risolver le controversie sorte tra di loro;
Il 27 Giugno successivo, sempre nella capitale statunitense, vien siglata dai ministri per gli affari esteri dei due Stati un accordo complessivo che prevede un cessate-il-fuoco, il ritiro di truppe straniere ed il rispetto dell’integrità territoriale congolese.
Il 19 Luglio, infine, Kinshasa ed AFC-M23 firman a Doha, Qatar, un preaccordo che avrebbe dovuto entrar in vigore l’8 Agosto: nel testo si prevedeva il ritorno delle province orientali di Nord e Sud Kivu, detenute da AFC-M23, sotto il controllo del governo congolese.
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L’M23 VUOL CREARE UN SUO STATO?
Tra i punti principali degli accordi sottoscritti vi è il ritorno delle province occupate da M23 all’amministrazione congolese: i ribelli però van dicendo che intendon creare una zona cuscinetto di 10 chilometri a partir dalla linea del fronte; Kinshasa insiste sulla restituzione pura e semplice di Goma e bukavu
«Evidentemente – scrive Mathilde Boussion[1] – lontano dal considerare un ritiro, l’AFC-M23 si sforza al contrario di ricostruire quello che definisce uno “Stato” nei “territori liberati”. Il movimento ha appena istituito una commissione incaricata di ripristinare i tribunali civili nei territori che controlla.»
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Così, le diverse interpretazioni degli accordi stipulati paion preparare il terreno al fallimento dell’ennesima tregua, dando ragione a quanti, fin dall’inizio di questi negoziati, tra l’altro condotti piuttosto frettolosamente dall’amministrazione Trump, ritenevan che non ci fossero i presupposti per una completa pacificazione dell’area dopo più di trent’anni di feroci combattimenti.
Peraltro, va ricordato che in tutto l’est congolese operan più di 100 milizie armate, compresi gruppi islamisti che,per esempio, nell’Ituri han massacrato a Luglio 41 persone mentre assistevan alla messa domenicale in una chiesa.
PIER LUIGI GIACOMONI
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NOTA:
[1] M. Boussion, La paix s’éloigne dans l’est de la RDC, malgré la médiation des Etats-Unis et du Qatar, lemonde.fr, 18 Agosto 2025.