BURUNDI. QUELLO DEL ’72 FU UN GENOCIDIO
(28 Dicembre 2021)
GITEGA. Nel 1972 in Burundi vi fu un genocidio: lo scrive a chiare lettere la Commissione per la Verità e la Riconciliazione (CVR) che per bocca del suo presidente Pierre Claver Ndayicariye, lunedì 20 dicembre ha presentato davanti alle due camere del parlamento di Gitega il suo rapporto intermedio.
In 5.000 pagine, valendosi di 900 testimoni, anche di persone che hanno partecipato ai massacri, nonché di perizie condotte sui resti di 20.000 cadaveri riesumati da 200 fosse comuni, la Commissione, studiando migliaia di pagine di documenti, ha gettato una luce più chiara su uno dei momenti più atroci della storia burundese, giungendo a definire i massacri condotti dalle forze armate e dai miliziani della Jeunesses révolutionnaires Rwagasore come un vero “genocidio” condotto dal regime del Capitano Michel Micombero, d’etnia tutsi, contro intellettuali, studenti, funzionari dello stato, militari, preti, tutti d’etnia hutu.
Bilancio: fra 200 e 300.000 morti e centinaia di migliaia di profughi.
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I FATTI.
Il Burundi diviene indipendente dal Belgio il 1° Luglio 1962 contemporaneamente al ruanda. Mentre a Kigali si afferma un regime Hutu, a Bujumbura il potere è detenuto dai tutsi. Nel paese tuttavia serpeggia forte tensione: nel 1961 il Primo Ministro Louis Rwagasore, membro della famiglia reale, è ucciso dopo soli 14 giorni di governo e nel ’66 il re è costretto ad abdicare: a novembre è proclamata la Repubblica sotto la guida di Michel Micombero.
Questi, in un primo momento, promette che renderà quanto prima il potere ai civili, poi impone una dittatura sempre più feroce, ossessionato dal timore che gli Hutu possano un giorno o l’altro ribellarsi e rovesciarlo.
La tensione raggiunge l’acne il 27 aprile 1972 quando scoppia nelle province meridionali un’insurrezione nei ranghi delle forze armate: la reazione è spietata. In poche settimane viene eliminata tutta l’intellighenzia Hutu, ma perdono la vita anche donne e neonati. Inoltre vengon travolti anche tutsi moderati, cioè disposti a superare la logica genocidaria che, come sperimentato più volte, non fa prigionieri ed impone di stare o da una parte o dall’altra.
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LE REAZIONI.
Creata nel 2014, la contestatissima CVR burundese, doveva svolgere il difficile compito d’indagare su tutti i crimini commessi nel paese dai tempi della Conferenza di Berlino (1885), che sancì la spartizione dell’Africa in tante aree d’influenza europea, fin al 2008, anno in cui terminò l’ultima guerra civile che aveva gravemente dissanguato l’economia e la società nazionale.
la CVR si è però concentrata prevalentemente sull’oscuro periodo 1972-73, dimostrando che «le gravi, massicce e sistematiche violazioni dei diritti umani che hanno colpito la maggioranza hutu nel 1972 e 1973» erano state «pianificate» a monte dal potere del presidente Micombero, appartenente alla minoranza tutsi.
Ora la Commissione vuol identificare tutte le vittime dell’Ikiza[1], cosa che richiede un censimento collina per collina, così come l’organizzazione di udienze pubbliche.
Per il presidente del Parlamento di Gitega Gélase Daniel Nbabirabe «la dichiarazione di “genocidio” di Pierre Claver Ndayicariye a proposito di quanto perpetrato contro gli hutu burundesi nel 1972-73, era attesa da molto tempo», mentre l’UProNa non ha gradito.
L’ex partito-stato burundese, oggi minoranza parlamentare, ha negato ogni sua partecipazione ai massacri, inoltre ha accusato la CVR di parzialità, perché formata prevalentemente da membri del CNDD-FDd, il partito al potere.
Secondo i critici, poi, la Commissione fin dalla sua costituzione si è concentrata esclusivamente sugli eventi del ’72-73 mentre il mandato era molto più ampio e fin ad oggi disatteso.
Da ultimo, sulla CVR pesano le pressioni del governo che chiedeva di porre in luce “les évenements” di quasi 50 anni fa in vista dell’anniversario del bagno di sangue che cadrà il prossimo anno.
Non si negano dunque i massacri, ma il metodo con cui sono stati indagati.
PIER LUIGI GIACOMONI
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NOTA:
[1] Ikiza: è il termine in Kirundi con cui vengon definiti gli eccidi del ’72.