TANZANIA. NUOVA TRAGEDIA DELLA MISERIA E DELLA DISPERAZIONE
(15 Agosto 2019)
DAR ES SALAAM. Nuova terribile tragedia della miseria e della disperazione in Africa: decine di persone son rimaste uccise dall’esplosione d’un’autocisterna carica di carburante. Secondo i media locali, il veicolo ha avuto unincidente, si è rovesciato ed ha cominciato a perder benzina.
Come spesso accade in Africa, la gente di Morogoro, località in cui si è verificato il fatto, si è precipitata a raccoglier il carburante, ma, all’improvviso, una forte esplosione ha trasformato la zona in un inferno dantesco.
Secondo una prima ipotesi, lo scoppio è stato innescato da una scintilla provocata da qualcuno che stava tentando d’impadronirsi della batteria del mezzo.
Secondo un ultimo bilancio, sono complessivamente morte 82 persone, 40 son rimaste ferite e attualmente sono assistite negli ospedali della zona.
Il Governo, che nei giorni scorsi ha decretato il lutto nazionale, ha creato una task force per sostenere psicologicamente, tanto i feriti, quanto i familiari delle vittime.
Il Presidente della Repubblica John Magufuli ha poi annunciato che nel luogo dove è avvenuta la strage verrà eretto un monumento come memoriale degli scomparsi.
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I PRECEDENTI.
Pochi mesi fa, un analogo incidente si verificò in Nigeria, grande produttore di greggio. In una popolosa località, un’autocisterna ebbbe un incidente: a causa d’una voragine, il mezzo si rovesciò. Dal suo cassone cominciò a fluire del carburante che fu raccolto dalle persone. Ad un certo punto l’esplosione: risultato, decine di morti, feriti ed ustionati gravi.
Sempre in Nigeria, viene denunciato il traffico illecito di petrolio e derivati. Bande di ladri senza scrupoli praticano delle perforazioni negli oleodotti che trasportano il greggio che si estrae prevalentemente nelle regioni meridionali, lo prelevano per farne commercio clandestino.
Non di rado, queste operazioni si trasformano in tragedia perché si verificano delle esplosioni che uccidono tutti coloro che si trovano nella zona.
Contro queste pratiche le autorità paiono impotenti.
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LE CAUSE.
La miseria, la disperazione, l’ignoranza, l’azione di bande criminali, l’incapacità delle autorità ai diversi livelli di governare il territorio sono all’origine di questi eccidi.
Miseria e disperazione spingono la gente ad impadronirsi degli idrocarburi, sfidando i rischi che questo tipo di raccolta nasconde, perché chi lo fa spera di poter rivendere ciò che ha acquisito e ricavarne un guadagno; Sullo sfondo vi è il disastro delle infrastrutture di trasporto in Africa: chi ha messo piede in quel continente sa
quali rischi nascondano le strade e quale sia non di rado lo stato della loro manutenzione. gli stessi mezzi di trasporto, come camion, autocisterne o corriere, sono spesso mezzi vecchi, maltenuti e guidati da irresponsabili.
La Tanzania, fino a qualche tempo fa pareva uno Stato in migliori conndizioni rispetto ad altri, ma evidentemente vi è stata una regressione, malgrado i consistenti investimenti cinesi che sono entrati in profondità nell’economia
nazionale e che avrebbero, tra l’altro, dovuto costruire strade più efficienti.
PIER LUIGI GIACOMONI