STATI UNITI-SUD AFRICA
TRUSK VS RAMAPHOSA
(9 Febbraio 2025)
WAShINGTON D. C. Tra i tanti fronti che han aperto il duo Trump-Musk vi è anche una legge recentemente approvata in Sud Africa che dà allo Stato il potere d’espropriar grandi appezzamenti di terra senza indennizzo: questa norma si applica in particolare per le aree incolte o quelle detenute a fini speculativi.
Dopo la fine della segregazione razziale, i governi della maggioranza nera han cercato di redistribuir le terre, ma la minoranza bianca, il 7 per cento della popolazione, detiene ancora la metà delle aree coltivabili di tutto il paese.
***
TRUMP VS RAMAPHOSA
Il 2 Febbraio, il nuovo Presidente degli Stati Uniti, Donald J. Trump, all’improvviso scrive su truth, il social di cui è proprietario: «Il Sud Africa sta confiscando terreni e tratta molto male alcune classi di persone [perciò] taglierò tutti i finanziamenti futuri fino a quando non sarà completata un’indagine su questa situazione!»
Cosa significa quest’uscita?
Pretoria da un lato sostien che non riceve aiuti dagli USA, dall’altro ammette di aver accesso a fondi di USAID per la lotta contro l’AIDS.
Grazie ai soldi giunti finora da Washington, circa 5,5 milioni di sudafricani han accesso ai farmaci retrovirali che allungan loro la vita: ora si teme che 500.000 di loro morran per carenza dei farmaci che a loro necessitan.
***
PRECEDENTI DISSAPORI
Il Sud Africa, peraltro, era già in conflitto con gli Stati Uniti di Biden:
• ha accusato Israele di genocidio dinanzi alla Corte Penale internazionale de L’Aia;
• si considera uno dei paesi guida del Sud globale e fa parte dei BRICS, un club di Paesi di Africa, Asia e America Latina che prova a contestar la supremazia nordamericana nelle transazioni internazionali.
***
LA REAZIONE DI RAMAPHOSA
L’intervento di Trum non è passato inosservato a Pretoria.
Reagendo su X il Presidente sudafricano Cyril Ramaphosa scrive: «L’Expropriation Act recentemente adottato non è uno strumento di confisca, ma un procedimento costituzionalmente previsto per assicurare al pubblico l’accesso alla terra in modo equo e giusto, come previsto dalla [nostra] Costituzione.
Il sud Africa, come gli Stati Uniti, ha una legislazione che mira a bilanciare i diritti dei cittadini con quelli dei proprietari terrieri».
***
LUNGO ITER
La legge criticata da Trump ha avuto un lunghissimo iter: presentata nel 2017, è stata sottoposta ad un lunghissimo esame e son state introdotte molte modifiche al testo originale al fine d’evitar che si ripetano gli episodi di violenza che avvennero in Zimbabwe quando Robert G. Mugabe espropriò i farmers bianchi per dar la terra ai suoi supporter politici.
***
PERCHE’ ORA?
Per quale motivo Trump che ha già aperto molti fronti di conflitto, se la prende col sud Africa?
In primo luogo, perché molti dei collaboratori più stretti del nuovo leader statunitense han legami con quel Paese, a cominciare da Elon Musk;
in secondo, perché il repubblicano è sostanzialmente un suprematista bianco, votato prevalentemente da bianchi, che vede con sospetto un paese retto da neri;
• in terzo, perché già nel 2018 diede voce ad una teoria complottista, alimentata dalla destra sudafricana, secondo cui l’ANC quando andò al governo nel 1994 attuò un genocidio a spese dei bianchi.
In realtà, l’attuale sistemazione dei terreni nel paese risale alla legge del 1913 che assegnava gli appezzamenti migliori ai bianchi e relegava i neri nelle aree meno proficue: ora Pretoria vuol ristabilire un minimo di giustizia, considerato che il Paese è secondo le statistiche internazionali uno dei più diseguali al mondo.
PIER LUIGI GIACOMONI