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IL VANGELO DI OGGI

Nicodemo
(10 Marzo 2024)

In un’intervista, concessa alla radiotelevisione svizzera, il Papa dice a voce alta ciò che molti altri han detto a mezza bocca: è ora che parta una trattativa per la soluzione del conflitto russo-ucraino. La Russia non può cancellare l’Ucraina dalle carte geografiche, ma Kiev non può riacquistare i territori persi nel 2014 (Crimea, Donbass e Lugansk).

Orbene, preso atto di ciò, si può negoziare un accordo che eviti altre sofferenze ai popoli e la perdita d’altre vite umane.

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VANGELO

Giovanni, Cap. 3, Vv. 14-21

In quel tempo, Gesù disse a Nicodemo:
«Come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell’uomo, perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna.
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna. Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui. Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio.
E il giudizio è questo: la luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce, perché le loro opere erano malvagie. Chiunque infatti fa il male, odia la luce, e non viene alla luce perché le sue opere non vengano riprovate. Invece chi fa la verità viene verso la luce, perché appaia chiaramente che le sue opere sono state fatte in Dio».

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COMMENTO

Nicodemo è un membro del Sinedrio, l’organismo che collettivamente governa la comunità ebraica ai tempi di Gesù. Per parlargli si reca di notte a trovarlo perché teme sanzioni da parte degli altri membri di quell’illustre assemblea.

Verrà alla luce dopo la crocifissione, quando si presenterà per spargere sul suo corpo diversi unguenti e rivestirlo d’un sudario poco prima della sepoltura.

Per ora preferisce agire di nascosto perché teme la reazione dei suoi colleghi.

Nel Medio Evo, esser nicodemisti, cioè professar il cristianesimo in segreto era considerato un peccato grave: in certe circostanze, però, è decisamente meglio salvar la vita piuttosto che rischiar d’esser messi a morte a causa della propria fede.

Vi son Paesi, infatti, dove non è possibile esser cristiani per la semplice ragione che l’unica religione ammessa e permessa è un’altra.

Potremmo citare tante situazioni passate e presenti in cui esser cristiani significa esser perseguitati fin alla morte.

Ecco, in un giorno come questo, pensiamo alle tante situazioni nelle quali non vi è libertà di culto, così come da noi.

PIER LUIGI GIACOMONI

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