NICARAGUA

STATALIZZATE AREE DI CONFINE

(23 Agosto 2025)

MANAGUA. In poche ore, l’assemblea nazionale nicaraguense ha ratificato a larga maggioranza una legge proposta dal duo Ortega-Murillo che statalizza le regioni di confine fin a una larghezza di 15 chilometri.

In pratica, tutto ciò che si trova vicino alle frontiere con Honduras e Costa Rica diventa di proprietà governativa.

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LE NORME

L’obiettivo dichiarato della legge, approvata il 7 Agosto, è rafforzare la sovranità, l’integrità territoriale e la sicurezza contro possibili ingerenze esterne e crimini come traffico di droga, tratta d’esseri umani o riciclaggio di denaro. Sebbene non siano ancora stati dettagliati l’ambito e le modalità di applicazione delle nuove disposizioni, organizzazioni dell’opposizione e alcuni giuristi avverton di possibili effetti sui diritti di proprietà e sulle attività economiche nelle aree interessate.

Il Nicaragua occupa in Centro America una superficie pari a 131.000 km², e i confini terrestri son lunghi complessivamente 1.231 km. : la fascia che diverrebbe statale sarebbe pari quindi a 12.000 km², quasi un decimo del paese: l’esercito sarà incaricato della protezione delle aree confinarie.

Non è chiaro che ne sarà delle attività e delle proprietà che finora han agito nei territori interessati.

Di fatto, è abrogata la legge del 2010 sul Regime Giuridico dei Confini, che stabiliva norme speciali per le aree confinarie terrestri, marittime e aeree con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo sostenibile e garantire la sicurezza.

In effetti, le aggressioni subìte dal Nicaragua, per esempio negli anni Ottanta, partirono proprio dal confine con l’Honduras: i Contras, guerriglia allora al soldo degli Stati Uniti, sferravano attacchi al paese retto dai sandinisti dall’altro lato della frontiera, però, ora son sparite dal testo espressioni come “sviluppo sostenibile”, cosa che fa sorgere il dubbio che si voglia utilizzare le aree divenute statali per operazioni non sempre lecite:

• imporre un pedaggio a chi vuol transitare nel paese per raggiungerne un altro;

• Estorcer denaro alle imprese che lavoran vicino a Costa Rica ed Honduras condizionando il permesso ad operare al versamento di cifre sempre più esose;

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ARRIVAN I CINESI!

Di più: è noto che da due anni venti compagnie minerarie cinesi, interessate all’estrazione dell’oro, han ricevuto concessioni di sfruttamento dal governo: il 4 Agosto, pochi giorni prima che venisse emanata la legge sul territorio di confine la compagnia cinese Thomas Metal S.A. ha ottenuto il permesso di sfruttare un’area di circa 1.000 km² nella Riserva Biologica Indio Maíz del dipartimento di Río San Juan,ai confini col Costa Rica.

Finora questa zona era protetta dalle norme che tutelan i territori abitati dai nativi.

Con la promulgazione di questa legge la famiglia Ortega si arricchisce sempre di più, perché confiscando le terre di confine,colpendo le comunità indigene e i piccoli proprietari, allarga la rete delle sue proprietà mediante società, prestanome, commissioni, pagamenti per la concessione.

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DERIVA AUTORITARIA

A quasi cinquant’anni dalla rivoluzione sandinista che pose fine allo strapotere della dinastia Somoza, il Nicaragua è precipitato ormai in una dittatura familiare forgiata sulla coppia Daniel Ortega e Rosario Murillo.

Dal 2018 e soprattutto dopo le elezioni del ’21 son state approvate leggi che concentran nelle mani dei due tiranni un potere immenso:

Dopo aver incarcerato o esiliato tutti gli oppositori, espulso diverse ONG che operavan nel sociale, è stata riscritta la costituzione in modo da prevedere la copresidenza del paese di marito e moglie ed emanate leggi che consentono allo Stato di controllar i settori più strategici dell’economia.

«Tra le disposizioni più rilevanti – scrive Atahualpa Amerise[1] – spicca la Legge sulla Regolamentazione degli Agenti Stranieri, che persegue e sanziona persone e organizzazioni che mantengono legami di cooperazione internazionale. Spicca anche la Legge sulla Difesa dei Diritti del Popolo all’Indipendenza, Sovranità e Autodeterminazione per la Pace, che rende ineleggibili gli oppositori a cariche pubbliche se sono considerati “traditori della patria”, un’accusa comune a chiunque si opponga al governo.
Parallelamente, le autorità hanno perseguitato dissidenti e critici del governo: dal 2023 è stata revocata la nazionalità nicaraguense e sono state esiliate centinaia di persone, da leader politici a giornalisti, blogger, religiosi e difensori dei diritti umani. Inoltre, ci sono state chiusure e confische di mezzi di comunicazione, organizzazioni non governative e università private.»

E’ chiaro quindi che questa norma sulle aree di confine è solo l’ultima d’una batteria di leggi che mira ad assolutizzare il potere degli Ortega come ai tempi dei Somoza, con tanti saluti agli ideali della rivoluzione del 1979.

PIER LUIGI GIACOMONI

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NOTA:

[1] A. Amerise, Por qué Nicaragua declaró propiedad estatal todo el territorio a menos de 15 km de sus fronteras, bbcmundo.com, 14 Agosto 2025.