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GERMANIA

VERSO LA “GROSSE KOALITION”
(24 Febbraio 2025)

BERLINO. In Germania, il giorno dopo le elezioni federali anticipate del 23 Febbraio, si comincia a parlar d’una “großeKoalition” tra CDU/CSU e SPD.

Prima d’arrivarci però occorreranno diverse settimane di negoziati per scriver un programma di governo che possa durar fin alla fine del quadriennio.

Alcuni ipotizzan che entro Pasqua (20 aprile) possa esser eletto il nuovo Cancelliere federale e varato il nuovo esecutivo.

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L’ESITO DEL VOTO

1. I VINCITORI

A. I DEMOCRISTIANI

Son complessivamente sei le liste che conquistan seggi nel XXI Bundestag: la più votata è la coalizione dei partiti dell’Unione, CDU e la sua ala bavarese CSU.

Complessivamente, raggiunge il 28,5% ed elegge 208 deputati su 630: quattro anni fa ottenne uno dei peggiori risultati della sua storia, il 24,1 e 196 parlamentari.

alla vigilia, c’era incertezza sul risultato dei bavaresi: la legge elettorale varata nel 2023, infatti, esclude dal riparto dei seggi le liste che non raggiungon su scala nazionale il 5%, escludendo dall’elezione quanti son arrivati primi nei collegi uninominali (299 in tutta la BRD).

Normalmente, la CSU, ha sempre conquistato una rappresentanza a Berlino poiché in Baviera vince comodamente nei collegi uninominali.

Stavolta non è scattato il capestro, perché i cristiano sociali han fatto il 5,7% su scala nazionale e quindi i suoi candidati nella quota uninominale faran parte del nuovo parlamento.

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B. ALTERNATIVA PER LA GERMANIA (AfD)

La lista d’estrema destra Alternative für Deutschland (AfD) è indiscutibilmente la vincitrice annunciata di questa tornata: col 20,8% conquista 152 mandati.

Rispetto al 2021, raddoppia i propri voti, risultando in crescita in tutto il paese, in particolare nei Länder orientali dove raggiunge anche il 40%.

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C. LA SINISTRA

Inaspettatamente, esce vincitrice anche die Linke, che solo un anno fa aveva subìto una scissione assai dolorosa: Sahra Wagenknecht aveva fondato il suo partito personale con l’obiettivo di sottrarre voti e seggi agli ex compagni.

Dalle urne però la Sinistra ottiene l’8,8% e 64 seggi: di cui 6 diretti e 58 nella quota proporzionale.

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2. GLI SCONFITTI

La domenica si è rivelata amara per molti, confermando, per una volta, le previsioni della vigilia che avevan previsto quanto poi è effettivamente è successo.

Complessivamente, nel campo dei perdenti si collocan i membri della coalizione “semaforo” andata in pezzi a novembre, più la già menzionata Sahra Wagenknecht.

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A. SPD

I socialdemocratici dell’SPD  ricorderanno a lungo il 23 febbraio 2025 come il giorno in cui il loro partito ha subìto una delle più umilianti sconfitte almeno da quando esiste la Repubblica Federale (1949): infatti, col 16,4%, elegge 120 parlamentari e perde in una serata dieci punti rispetto a 4 anni fa.

Per questa forza politica, già presente sulla scena nazionale ai tempi di Bismarck, più volte al governo sia con la Repubblica di Weimar che nel secondo dopoguerra, il momento è veramente difficile.

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B. DIE GRÜNEN

L’Alleanza 90-die Grünen  scende dal 14,1 del 2021 all’11,6 di oggi: manda al Bundestag 85 rappresentanti.

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C. FDP E BSW

Il 5% risulta un ostacolo difficile da superare sia per i liberali che per la nuova formazione politica di Sahra Wagenknecht.

In realtà, BSW manca l’obiettivo per un soffio ottenendo il 4,97%, mentre per i liberali, che nel 2021 avevan raccolto l’11,4% ed eletto 91 parlamentari il 4,3 di oggi è un vero disastro.

Se la sconfitta dei liberali era attesa ed annunciata dalle modeste performances registrate in diverse tornate locali, quella del BSW un po’meno.

A Settembre 2024 Wagenknecht aveva ottenuto risultati lusinghieri in tre Länder orientali, poi qualcosa dev’esser andato storto.

Un’ultima notazione merita l’alto tasso di partecipazione: il 23 Febbraio ha votato l’82,5% dell’elettorato invertendo la tendenza degli ultimi anni. Sia nel 2021 che nel ’17 i votanti furon il 76,2 e in media circa il 60% o poco più si esprime nelle elezioni regionali.

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VERSO IL NUOVO GOVERNO

Il cammino verso il nuovo governo è in Germania piuttosto lungo e articolato:

A. fra un mese si riunirà la nuova camera per elegger il presidente e i vice;

B. il capo dello stato condurrà un rapido giro di consultazioni per individuar il candidato cancelliere che possa formar il nuovo esecutivo;

C. appena questi dichiara d’aver i voti per farcela si convoca l’assemblea che procede all’elezione a scrutinio segreto: se il nominativo proposto ottiene la maggioranza assoluta (316), è nominato e giura dinanzi al Bundestag;

D. quindi è annunciata la composizione del nuovo BundesKabinet che presta anch’esso giuramento in aula.

PIER LUIGI GIACOMONI

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