GERMANIA
IL “SEMAFORO” E’ IN TILT
(10 Novembre 2024)
BERLINO. Il “semaforo” è in tilt: la coalizione rosso-verde-gialla, che dal 2021 governava la Germania è in pezzi.
Il 6 Novembre, al termine d’un ennesimo vertice tra i leader dei tre partiti di governo, SPD, Verdi e FDP, il Cancelliere Olaf Scholz ha proposto al Presidente Federale Frank-Walter Steinmeier il licenziamento del Ministro delle Finanze Christian Lindner, capo dell’FDP: la delegazione ministeriale liberale si è immediatamente dimessa, ad eccezione del titolare dei trasporti, Volker Wissing, in dissenso col suo ormai ex leader.
A questo punto, diventan molto probabili le elezioni anticipate, forse a Marzo 2025 o anche prima: Scholz vorrebbe rimaner in sella a capo d’un esecutivo di minoranza, fin a quando il parlamento non abbia approvato:
• il bilancio per il nuovo anno fiscale;
• l’attuazione del sistema europeo comune d’asilo;
• la stabilizzazione delle pensioni;
• le misure urgenti per il rilancio industriale.
Per far tutto questo però ha bisogno della non belligeranza di Friedrich Merz, capo della CDU-CSU che, però, al momento gli chiede di presentarsi subito al Bundestag per porre la questione di fiducia, in modo da convocar le elezioni già a Gennaio.
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LE PROCEDURE
Secondo l’art. 68.1 della Legge Fondamentale (1949
«Se una mozione di fiducia, proposta dal Cancelliere Federale non è approvata dalla maggioranza dei membri del Bundestag, il Presidente Federale può, su proposta del Capo del governo, scioglier la camera entro ventun giorni [dalla votazione].
Tale facoltà vien meno se la dieta elegge un nuovo Cancelliere.»
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I PRECEDENTI
Diversamente da quanto accadeva nella Repubblica di Weimar (1919-1933), le elezioni anticipate son una rarità nella Germania postbellica:
Vi si è fatto ricorso, infatti, prima d’oggi, solo tre volte: 1972, ’83, 2005.
In particolare, il voto del 6 Marzo 1983 fu provocato dalla decisione del Conte Otto Lamsdorf, allora leader dell’FDP di romper la coalizione con l’SPD per allearsi coi partiti dell’Unione.
(fra l’altro, in quell’occasione andò per la prima volta a segno una mozione di sfiducia costruttiva proposta da CDU-CSU per cui Helmut Schmidt (SPD) fu immediatamente sostituito alla Cancelleria da Helmut Kohl).
In precedenza, sempre i liberali fecero cadere il Cancelliere Ludwig Erhardt (1966): il suo immediato successore Kurt Georg Kiesinger formò un governo di “grosse Koalition” con l’SPD, in carica fin al 1969.
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TEMPESTA PERFETTA
La crisi dell’Ampel Regierung avviene in un momento di grave crisi socioeconomica per la Germania, in recessione da mesi, con grosse difficoltà nel settore manifatturiero e dell’esportazione: a ciò si aggiunge la necessità di forti investimenti nelle infrastrutture.
E’ la tipica tempesta perfetta,cioè quell’assommarsi di fattori, esterni ed interni, che richiedon provvedimenti rapidamente efficaci: non ha perciò tutti i torti il Presidente Steinmeier quando ha indicato ai partiti che «non è il tempo di tattiche e scaramucce: è il tempo di ragione e stabilità», tenuto conto che a gennaio s’insedierà in nuovo Presidente degli Stati Uniti, Donald J. Trump, che, quasi sicuramente imporrà nuovi dazi sulle merci provenienti dall’estero, comprese le auto tedesche.
PIER LUIGI GIACOMONI