DOCUMENTO PROGRAMMATICO (PARTE OTTAVA)
(4 luglio 2016).
La Cultura fuori dal centro.
Per raggiungere gli obiettivi di una maggiore coesione sociale e di ricostruire un tessuto connettivo che tenga insieme le differenti generazioni, le differenti sensibilità e le differenti componenti del nostro territorio, uno degli strumenti più importanti è creare cultura. La cultura promuove la creatività e la bellezza nei luoghi in cui viviamo, è uno degli indicatori più importanti per misurare la qualità della vita di una comunità, e aiuta le persone a pensare autonomamente, a conoscersi, a confrontarsi e a divertirsi.
Per noi la cultura va incoraggiata, sostenuta e pubblicizzata, perchè consente l’arricchimento reciproco tra persone con storie ed origini diverse ed attrae nel nostro territorio anche persone che non vi abitano o comunque non lo frequentano.
Sosterremo le attività culturali impegnandoci non soltanto a stanziare specifiche risorse in loro favore, ma anche consolidando la collaborazione già ampiamente sperimentata con le associazioni del nostro territorio, e attirandone di nuove.
Ci impegneremo a sviluppare azioni e progetti mirati al decentramento del cartellone culturale cittadino, favorendo l’organizzazione di eventi e manifestazioni di rilievo anche nel Quartiere San Donato- San Vitale, a partire dai luoghi di produzione culturale e artistica già consolidati ed apprezzati ma con una particolare attenzione ad estendere le opportunità culturali ed aggregative anche in spazi pubblici al momento non adeguatamente valorizzati, che meritano di essere resi più vivaci ed attrattivi.
Continueremo la positiva esperienza del Tavolo di progettazione partecipata per la programmazione delle attività culturali, estendendola anche a nuovi territori del Quartiere al fine di migliorare il lavoro di rete tra le realtà associative territoriali per elaborare in maniera condivisa iniziative gratuite e facilmente fruibili da tutti.
Continueremo a collaborare con l’Istituzione Biblioteche nella valorizzazione delle Biblioteche Spina e Scandellara come luoghi di riferimento per una fascia sempre più ampia di persone. In particolare ci impegneremo a trovare nuovi spazi per la Biblioteca Scandellara.
Proseguiremo nel rendere il nostro territorio un museo a cielo aperto in cui si possano ammirare sempre più opere di arte pubblica di writing e street art, la cui realizzazione continuerà ad essere accompagnata da percorsi mirati di coinvolgimento della popolazione. Tali opere, infatti, non solo aiutano ad abbellire e a dare un’identità ai luoghi precedentemente anonimi, ma hanno anche un importante valore educativo, specie per le giovani generazioni, perché aiutano a maturare la consapevolezza della differenza tra il puro e semplice imbrattamento e la realizzazione artistica da tutelare.