UNIONE EUROPEA
ROMANIA E BULGARIA PIENAMENTE IN SCHENGEN
(3 Gennaio 2025)
BUCAREST-SOFIA. Dall’1 Gennaio 2025 Romania e Bulgaria fan parte a pieno titolo e senza limitazioni dello spazio Schengen: i due Stati balcanici, membri dell’UE dal 2007 eran rimasti nel congelatore per molti anni perché diversi imputavan loro di lasciar passare molti migranti dalle loro frontiere.
Ora son cadute le ultime remore: bulgari e romeni potran muoversi liberamente in un’area che va dal Portogallo alla Finlandia, dalla Svezia alla Grecia.
Nel momento in cui in tutto il mondo risorgon nazionalismi, separatismi, isolazionismi quest’evento merita d’esser celebrato perché va in controtendendza.
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«Il vostro posto è qui»
Dopo 13 anni d’attesa son state abolite le frontiere terrestri tra questi due paesi e il resto del gruppo schengen: già dal 31 Marzo 2024 eran cadute le limitazioni alla circolazione aerea e marittima.
Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione di Bruxelles, salutando l’evento, dichiara: «Congratulazioni a entrambi i Paesi. Avete dimostrato lungimiranza, pazienza e determinazione. Il vostro posto è in Schengen».
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SEMAFORO VERDE
Perché venisse attivato il “verde” anche per romeni e bulgari si è dovuto attender metà dicembre 2024. Durante la riunione dei ministri dell’Interno UE tutti i Paesi membri han dato l’ok.
In particolare, è caduto il veto dell’Austria che rimproverava Bucarest e Sofia di non aver adeguatamente sorvegliato le loro frontiere permettendo l’afflusso di numerosi richiedenti asilo: ora però è stato stipulato un accordo, firmato a Budapest a novembre, che prevede che per i prossimi sei mesi vengan effettuati periodici controli ai confini esterni.
Per i due stati balcanici, l’ingresso in Schengen potrebbe significare un aumento del PIL dell’1% ed un rafforzamento del loro legame con l’Unione: non va dimenticato infatti che in entrambi i Paesi son presenti movimenti eurofobi e russofili che premon affinché si ritorni al passato quando Romania (17 milioni d’abitanti) e Bulgaria (6,5 milioni) erano satelliti di Mosca.
Inoltre, sia a Bucarest che a Sofia le istituzioni democratiche son sotto stress:
• nel primo paese, a dicembre la corte suprema ha annullato le elezioni presidenziali a causa d’ingerenze russe nella campagna elettorale;
• nel secondo, dopo sette elezioni legislative inconcludenti non si riesce a dar vita ad un governo stabile e si teme che presto si tornerà a votare per l’ottava volta dal 2021.
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ACCORDO DI SCHENGEN
Firmato il 14 Giugno 1985 dal BeNeLux, Germania Occidentale e Francia, l’accordo di Schengen, Lussemburgo, prevede che i paesi sottoscrittori eliminino i controlli alle frontiere consentendo la libera circolazione di persone e merci nello spazio comune.
Oggi a questo trattato che è stato incluso nel diritto comunitario aderiscon 29 stati: tra cui Islanda, Liechtenstein Norvegia e Svizzera che non fan parte dell’UE, mentre non è in vigore per Cipro e Irlanda, membri dell’unione.
PIER LUIGI GIACOMONI