ROMANIA
TUTTO DA RIFARE!
(13 Dicembre 2024)
BUCAREST. In Romania, tutto da rifare! Con una sentenza emanata in extremis la corte costituzionale invalida le presidenziali ed ordina che si riparta dall’inizio: presentazione delle candidature, campagna elettorale, primo ed eventuale secondo turno.
Nel frattempo, l’attuale capo di Stato, Klaus Johannis rimane al suo posto.
Quando si voterà? Probabilmente in primavera.
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CALIN GEORGESCU
All’origine dell’intervento della consulta del paese, vi sarebbero documenti riservati, prodotti dai servizi segreti che rivelerebbero l’esistenza d’un progetto per portar alla Presidenza Cálin Georgescu, candidato d’estrema destra, estraneo ai partiti, che ha fatto campagna usando soprattutto Tiktok, un ennesimo social, di proprietà cinese.
Georgescu, al primo round, il 24 Novembre, ottiene a sorpresa il maggior numero di voti: 22,9%, mentre il premier uscente Marcel Ciolacu, socialdemocratico, è escluso dal ballottaggio.
Già relatore dell’ONU per i diritti umani, su posizioni eurofobiche, l’aspirante presidente, auspica l’uscita di Bucarest da NATO e UE ed il blocco degli aiuti all’Ucraina.
Perciò, c’è il sospetto che dietro all’ennesimo parvenu della politica vi sia la manina della Russia che da tempo vorrebbe influire sulle elezioni altrui per indebolir la NATO ed espander la propria influenza, non solo nel Ruskij Mir, ma anche nei Paesi dell’Est Europa che un tempo eran satelliti di Mosca.
E’ ormai evidente che, dovunque si voti, c’è il sospetto che Mosca cerchi, sfruttando abilmente i social, specialmente quelli che son più permissivi nei confronti di gruppi nazionalpopulisti, d’inserirsi nella propaganda politica, cavalcando le insoddisfazioni di vasti strati di popolazione, delusi dalle performance dei governanti, per diffonder false notizie e teorie complottiste.
La Romania fa parte dell’UE dal 2007 e Bruxelles sta indagando sul ruolo che Tiktok e le altre piattaforme on line svolgono nei 27: a questo proposito, ha richiesto chiarimenti alla società Byte Dance, proprietà cinese, che ha inviato risposte che son al vaglio.
Altrove, come negli Stati Uniti, Tiktok è stato messo all’indice, mentre Telegram, un’altra piattaforma su cui transitavan fake news e slogan d’ultradestra, senza nessun controllo, di proprietà del magnate russo Pavel V. Durov, arrestato in Francia il 24 Agosto, è
stato costretto a introdurre dei filtri.
Nell’UE vige infatti il Digital Services Act (DSA), normativa che dovrebbe combatter le influenze nefaste del mondo on line.
Tutto a posto, allora? Per nulla, la lotta tra democrazia e autoritarismo, tra autenticità delle notizie e false informazioni è lungi dall’esser vinta e presto vi saran altre puntate.
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SCHENGEN
Intanto, per Bucarest e Sofia la fine del 2024 porta con sé un regalo: l’Unione europea ammette i due Paesi balcanici al pieno godimento dei benefici del trattato di Schengen. Dall’inizio del 2025 non vi saran più limitazioni alla mobilità di cose e persone tra Bulgaria e Romania e gli altri Stati, che oltre ai 27 comprendon anche Svizzera e Norvegia, paesi non UE.
Finora Austria e Paesi Bassi sostenevan che il duo balcanico, oltre che mandar in giro i propri cittadini, avesse un atteggiamento molto permissivo nei confronti dei migranti senza documenti in arrivo da Turchia ed Ucraina.
In realtà, come han documentato diverse inchieste, le polizie bulgara e romena usan metodi molto brutali per colpir chi scappa da fame e guerre alla ricerca d’un futuro migliore nello spazio Schengen.
PIER LUIGI GIACOMONI