RIQUALIFICAZIONE DELLE PERIFERIE
(24 agosto 2016)
BOLOGNA. Nell’ultima campagna elettorale amministrativa la questione delle periferie e della loro riqualificazione
è stata argomento centrale di dibattito.
I residenti lamentano d’esser lasciati soli ad affrontare diverse emergenze: la sicurezza, la convivenza coi
migranti, le tensioni abitative nelle case ERP, il funzionamento non sempre soddisfacente delle scuole, dei servizi
sanitari, della viabilità e dei trasporti pubblici…
In questo contesto, non mancano coloro che cavalcano lo scontento per raccogliere facili consensi.
Ora leggiamo che il Comune «parteciperà al bando per la riqualificazione urbana e la sicurezza delle periferie
delle Città metropolitane e dei Comuni capoluogo di provincia approvato dal Decreto della Presidenza del Consiglio
dei Ministri (DPCM) del 25 maggio 2016, per un importo di 18 milioni di euro.»
«In questo modo – dichiara il sindaco – prende concreta attuazione la politica di intervento, di attenzione, di
riqualificazione delle nostre periferie, intese come realtà fondamentali e sempre più vive del continuum cittadino,
in una prospettiva di ricucitura urbana, che vuole rappresentare uno dei segni distintivi di questo mandato.»
Progetto Pilastro. Gli interventi, proposti dal Comune di Bologna, riguardano il Pilastro
e l’area dell’Arcoveggio, dove esiste il progetto destinato al recupero dell’ex parcheggio Giuriolo.
Al Pilastro spetta la parte più consistente del pacchetto con ben nove lotti su i dieci preventivati.
Già con una delibera del 27 novembre 2015 la Giunta Merola aveva approvato la relazione descrittiva del progetto
“Pilastro 2016” teso a riqualificare il rione nel cinquantesimo anniversario della sua costruzione.
Il Pilastro, zona periferica se rapportata al centro storico, vuole essere oggetto di un rilancio economico e
sociale, che passa anche dalla riqualificazione paesaggistica, quale obiettivo necessario per il recupero della
dignità e dell’identità espressiva dei luoghi, rafforzandone la coesione sociale e l’attrattività.
Gli interventi del Progetto Paesaggio Pilastro si articolano su 9 lotti funzionali:
1. piazza Lipparini. Costo complessivo del progetto, piano finanziario e coperture finanziarie: 30 mila euro
(percorso partecipativo) più 300 mila euro (concorso di progettazione);
2. edificio multifunzionale. Costo: 610 mila euro (recupero edificio) più 350 mila euro (fornitura servizi). La
copertura finanziaria è interamente a carico del bando;
3. biblioteca Luigi Spina. Costo: 270 mila euro (riqualificazione locali e fornitura servizi) Copertura interamente
a carico del bando;
4. nuova caserma dei carabinieri. Costo: 2.400.000 euro. Copertura interamente a carico del bando;
5. orti urbani di via Salgari. Costo: 1.680.000 euro più 20 mila per fornitura servizi. Copertura interamente a
carico del bando;
6. casa podere di via Fantoni. Costo: 960 mila euro (recupero edificio) più 200 mila euro per fornitura servizi.
Copertura interamente a carico del bando;
7. fermata SFM Roveri. Costo: 250.000 euro. Copertura interamente a carico del bando;
8. corridoio ciclo-eco-ortivo di via delle Bisce; Costo: 300 mila euro (pubblica illuminazione) più 500 mila euro
per fornitura servizi. La copertura è interamente a carico del bando;
9. connessioni ciclabili. Costo: 2.400.000 (piste ciclabili) più 30 mila euro per la segnalazione degli itinerari
ciclabili. La copertura finanziaria è interamente a carico del bando.
Progetto Arcoveggio. L’area Arcoveggio, che negli anni ha avuto uno sviluppo connotato dalla mancanza di uno
sviluppo urbanistico unitario di qualità, presenta criticità sociali ed economiche evidenziate da tempo.
Nel citato DPCM del 25 maggio scorso, la riqualificazione paesaggistica è indicata come obiettivo di interesse
generale, per i progetti che prevedano di riqualificare zone degradate o compromesse, rilanciandole sotto il
profilo socio-economico e favorendo la coesione tra gli abitanti e il miglioramento della qualità della vita.
In quest’area, l’intervento principale riguarda l’ex Parcheggio Giuriolo:
la proposta, infatti, prevede la creazione di un nuovo polo tecnico-archivistico commissionato dalla Cineteca
nazionale di Bologna, attraverso uno studio realizzato in partnership con la società francese Pathé. Qui dovrebbe
sorgere il nuovo archivio delle pellicole di proprietà della Cineteca, un patrimonio ragguardevole e sempre di
maggiore importanza, per il quale occorre trovare una sistemazione più funzionale dell’attuale. La Fondazione
Cineteca del Comune di Bologna, che ha redatto lo studio di fattibilità, redigerà il progetto definitivo-esecutivo.
Cantiere FICO. Contestualmente a queste proposte, vanno avanti i lavori per un’altra grande area di rinascita e
sviluppo della nostra periferia, quella relativa al cantiere Fico che ha già visto un’importante opera di
riqualificazione degli spazi Caab.
«Questi sono i fatti – conclude il sindaco attraverso i quali si muove l’Amministrazione: miglioramento della
qualità urbana e, quindi, della qualità di vita e sostegno ai cittadini. A questo proposito, ricordo che nel
prossimo bilancio presenteremo la riduzione dell’addizionale Irpef e che proprio in questi giorni oltre 30 mila
famiglie bolognesi riceveranno l’abbonamento gratuito al bus per i loro figli: ai 21.520 bambini nati tra il 2006 e
il 2012 si aggiungono da quest’anno anche gli 8.667 ragazzi nati tra il 2003 e il 2005 che frequentano le scuole
secondarie di primo grado. Entro settembre presenteremo gli obiettivi del programma di mandato e tutti i bolognesi
avranno davanti il quadro complessivo di quello che faremo nei prossimi 5 anni.»
Infine, nei prossimi giorni, sindaco ed assessori daranno il via a una delle novità presentate in campagna
elettorale e tesa, anche questa, a stabilire un sempre più vicino e costruttivo contatto con la cittadinanza. La
riunione di Giunta di martedì 30 agosto si terrà al Pilastro e quella successiva, martedì 6 settembre, al Navile.
Naturalmente, ad istituzioni e cittadini spetta ora il compito di verificare che i progetti vengan realizzati
sollecitamente, in modo da soddisfare le aspettative e colmare le lacune più volte evidenziate anche polemicamente.
PIER LUIGI GIACOMONI