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MAYOTTE

IL DOM DIMENTICATO SCONVOLTO DA CHIDO
(21 Dicembre 2024)

MAMOUDZOU (MAYOTTE). Uno dei cicloni più devastanti, secondo la definizione di MéTéoFrance, ha riportato alla ribalta dei media francesi il DOM di Mayotte, uno dei più poveri e dimenticati dalla Metropoli: con venti a 200 KM/H e raffiche a 225, piogge torrenziali, onde alte fin a 5 metri, l’uragano ha devastato tra il 14 e il 16 Dicembre tutto il territorio di Grande-Terre, l’isola più importante dell’arcipelago.

secondo il prefetto François-Xavier Bieuville, che rappresenta Parigi, le vittime potrebbero esser centinaia se non migliaia.

Per soccorrer le popolazioni colpite e far sentir la vicinanza della madrepatria lo stesso Presidente della Repubblica Emmanuel Macron è volato a Mayotte, portando con sé tonnellate di aiuti alimentari, mentre diversi ministri del governo Barnier han fatto altrettanto.

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MAYOTTE

E’ un DOM, ossia un dipartimento (provincia) d’oltremare francese: situato a quasi 8.000 KM. da Parigi, nell’Oceano Indiano, a sud est delle Comore nel Canale di Mozambico, il braccio di mare che divide l’Africa continentale dal Madagascar.

Formato da due isole, Grande-Terre, dove si trova la capitale, Mamoudzou, e Petite-Terre, popolato da circa 300.000 persone circa, in maggioranza comoriani di religione musulmana, con minoranze di europei, è meta d’una cospicua migrazione dalle vicine Comore.

Le bidonvilles, dette Banga nella lingua locale, son le aree che han subìto i danni maggiori e fatto registrare il più alto numero di vittime e dispersi.

Si ritiene che il 70% della popolazione abbia avuto danni più o meno gravi, ma Chido ha comunque messo a nudo il malgoverno francese di Mayotte che secondo le statistiche è la provincia più povera del paese:

• due terzi della popolazione vive sotto la soglia di povertà;

• analfabetismo e disoccupazione son diffusissimi;

• i servizi sociali, come scuola e sanità son carenti;

• anche acqua potabile e elettricità scarseggiano.

In questo contesto, si comprende perché l’aspettativa di vita dei mayottesi è tra le più basse al mondo.

Sembra quasi che Parigi, che nel 1974 riuscì ad impedire che mayotte diventasse parte della nascente repubblica delle Comore, per difender la presenza d’una propria base militare nell’oceano Indiano, si sia dimenticata di questa lontana provincia.

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MALCONTENTO CRESCENTE

Le cronache dei quotidiani francesi evidenzian la rabbia dei mayotttesi che si è espressa sia nei confronti dei ministri che del Capo dello Stato: da parte sua il premier incaricato François Bayrou, che sta tentando di formare un nuovo ministero al posto di quello capeggiato da Michel Barnier, abbia preferito recarsi al consiglio comunale di Pau, paese di cui è sindaco, piuttosto che nell’Oceano indiano.

Comunque il 2024 è stato un anno in cui si son manifestate forti tensioni in diversi possedimenti d’oltremare di Parigi:

1. in Nuova Caledonia, Oceano Pacifico, l’approvazione d’una nuova legge elettorale ha fatto riesplodere le tensioni fra Kanak e caledoniani d’origine europea;

2. A Martinica, Antille, è deflagrata l’ira popolare per l’inflazione che produce aumenti di prezzo delle derrate alimentari, soprattutto quelle importate dalla Metropoli;

3. in Polinesia cresce il desiderio d’indipendenza che ha fatto vincere le elezioni locali alle liste che chiedono la fine della dominazione francese.

A questo si devon aggiungere le cattive notizie provenienti dall’Africa dove il sentimento antifrancese, non solo in Mali, Burkina Faso e Niger i cui regimi militari han messo alla porta i soldati tricolore, ma anche in Senegal dove il nuovo governo eletto vuol riveder gli accordi che legano Dakar a Parigi.

PIER LUIGI GIACOMONI

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