MAURITIUS
LE CHAGOS DI NUOVO A CASA
(16 Ottobre 2024)
PORT LOUIS. Le isole Chagos di nuovo a casa: con una dichiarazione congiunta sottoscritta il 3 Ottobre, i premier britannico e mauriziano stabiliscono che l’arcipelago rivendicato da Mauritius fin dall’indipendenza tornerà quanto prima sotto la sovranità di Port Louis.
Secondo i termini di questo accordo, raggiunto dopo due anni di negoziati:
1. il Regno Unito accetta che Mauritius sia sovrana sull’arcipelago di Chagos, compresa Diego Garcia, sede d’una base aeronavale britannico-americana, che rimarrà pienamente operativa per 99 annie e non soggetta al governo mauriziano.
2. Mauritius può far rientrare nelle loro isole i circa 2.000 abitanti che furon deportati dall’arcipelago negli anni sessanta.
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LE CHAGOS
Situate nell’Oceano Indiano, poco distanti da Mauritius, le Chagos raggruppan sessanta isole: possedimento francese, passano sotto sovranità britannica nel XIX secolo.
1965: nasce il BIOT (British Indian Ocean Territory) che vien separato da Mauritius: Diego Garcia è l’isola dell’arcipelago più famosa perché vi ha sede un’importante base aeronavale gestita congiuntamente da Londra e Washington.
1967-73: i chagosiani devon abbandonare le loro case e trasferirsi o a Mauritius o alle Seychelles: Human Rights Watch dichiara che vien commesso un «terribile crimine contro l’umanità».
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IL DUPLICE CONTENZIOSO
Acquisita l’indipendenza (1968), Mauritius apre un duplice contenzioso giudiziario contro Londra: contesta in pari tempo il diritto di deportare i chagosiani e di possedere l’arcipelago.
Con riferimento al primo contenzioso, solo nel 2000 l’alta corte di Londra dichiara illegale l’espulsione dei Chagosiani, ma otto anni più tardi la Camera dei Lords rovescia il verdetto.
Per il secondo, un tribunale internazionale
stabilisce che il Regno Unito ha agito illegalmente quando ha creato un’area marittima protetta (AMP), nelle isole contese, non avendo consultato Mauritius, privandola tra l’altro dei diritti di pesca.
2019: Sia la Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia, che l’Assemblea Generale dell’ONU ordinano a Londra di restituire le Chagos al legittimo proprietario: Londra rifiuta.
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PERCHE’ LE CHAGOS VENGON CEDUTE?
Detto che l’isola di Diego Garcia continua ad aver una grande importanza nella regione indo-pacifica, probabilmente all’origine dell’accordo bilaterale tra il Regno Unito e Mauritius vi è la speranza di ricondurre il governo isolano su posizioni filo occidentali: per questo nel documento firmato a Londra si promettono investimenti britannici a Mauritius: musica per le orecchie dei governanti di Port Louis.
Per questo le reazioni che giungon dalla lontana isola grondan entusiasmo:
«Ci hanno ridato le Chagos» ha titolato in creolo mauriziano il quotidiano l’Express e «È un giorno indimenticabile – ha scritto su X il ministro degli Esteri – finalmente possiamo festeggiare la piena sovranità della repubblica di Mauritius su tutto il suo territorio».
Non meno soddisfatto il Presidente statunitense Joe Biden che, riferendosi alla base di Diego Garcia, che rimarrà sotto controllo americano fin al 2123, spiega che essa svolge un «ruolo vitale per la sicurezza nazionale, regionale e globale». La base consente a Washington di «sostenere le operazioni che dimostrano il nostro impegno comune per la stabilità regionale, fornire una risposta rapida alle crisi e contrastare alcune delle minacce alla sicurezza più impegnative che dobbiamo affrontare».
Tutti contenti, allora? Sembra di sì, ma il patto firmato da Sir Keir Starmer e il suo collega mauriziano Pravind Jugnauth, rischia di riaprire altre ferite.
L’Argentina, ad esempio, potrebbe rivendicare di nuovo la restituzione delle Falklands-Malvine, che furon oggetto d’un conflitto nel 1982.
PIER LUIGI GIACOMONI