GRAN BRETAGNA
LE FALSE NOTIZIE GENERANO MOSTRI
(31 Agosto 2024)
LONDRA. Le false notizie diffuse in rete generan mostri: tra fine luglio e inizio agosto, la Gram Bretagna è stata investita da un’ondata di follia collettiva determinata dalla diffusione dolosa di notizie false sui social, in particolare Telegram.
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SOUTHPORT
Accade infatti che il 29 Luglio a Southport, un sobborgo di Liverpool, un giovane di 17 anni, Axel Rudakubana, nato in Galles da genitori ruandesi
accoltelli 13 bambini che stan partecipando ad una lezione di danza: tre di loro muoiono per le gravi ferite riportate, altri vengon ricoverati in ospedale.
Immediatamente compaion in rete post che sostengono che ad uccidere le tre bambine è stato un emigrato musulmano richiedente asilo.
Nei successivi quindici giorni in Inghilterra e Irlanda del Nord bande di bianchi si accaniscon contro i centri di raccolta dei rifugiati o pestan a sangue persone con la pelle scura.
Il Governo reagisce con durezza ed ordina ai tribunali di processare per direttissima chi vien arrestato: le diverse corti agiscon con decisione e più di 550 persone son arrestate e condannate a dure pene carcerarie.
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I PRECEDENTI
In passato diverse ondate di violente proteste han sconvolto i quartieri ghetto delle grandi città inglesi:
• negli anni 80 del 900, Brixton, fu teatro di scontri tra polizia e squatters neri;
• Dal 6 al 10 Agosto 2011, i quartieri londinesi di Tottenham, Chelsea, Brixton ed Oxford Circus son coinvolti in saccheggi e devastazioni: la gente è infuriata perché la polizia ha ucciso Mark Dugan, 29 anni, black british, accusato di spaccio di stupefacenti.
Nelle settimane successive i Riots si estendon anche ad altre città: Birmingham, Liverpool, Manchester…
• A dublino, il 23 Novembre 2023, un irlandese d’una cinquantina d’anni, nato all’estero, accoltella tre bambini, due femmine e un maschio di 5-6 anni e la loro assistente che cerca di proteggerli, all’uscita d’una scuola dove s’insegna il gaelico.
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LO DICE INTERNET
Detto che in tutta Europa spira un forte vento di destra, evidenziatosi anche alle ultime elezioni per il parlamento di Strasburgo, la vicenda inglese mette in luce come ormai molte persone non diano più ascolto a giornali e TV, ma s’informino prevalentemente sulle reti sociali.
Qui operano centri di diffusione che aizzano le masse, soprattutto quelle meno in grado di verificare la credibilità delle informazioni.
Racconta il Guardian che alle 13,49 del 29 Luglio Europe Invasion, un sito famoso per le sue posizioni islamofobe e antimmigrati, comincia a diffondere notizie false sugli eventi di soutport: i suoi post son visti da almeno 7 milioni di persone.
Sebbene sian state adottate leggi contro le fake news, nulla possono le autorità contro Telegram, una piattaforma che opera dagli Emirati Uniti e sfugge al controllo di Londra.
Oggi l’espressione “lo dice internet” ha sostituito quella che veniva usata una volta per chiuder le discussioni: “L’ha detto la TV”.
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CALMA RISTABILITA
Ora la calma è tornata nel Regno Unito, ma il nuovo governo laburista, in carica dal 5 Luglio, annuncia, per bocca della titolare dell’Home Office Yvette Cooper, una massiccia operazione di rimpatrio che riguarda i «richiedenti asilo a cui è stata respinta la domanda e, in generale, di chiunque non abbia il permesso per rimanere nel Regno Unito.»
A questo scopo son stati mobilitati 300 funzionari istruiti ad agire in fretta per evitare che gli irregolari scompaiano nei meandri del lavoro nero. L’obiettivo è raggiungere in sei mesi «il tasso più alto di rimpatri degli ultimi cinque anni».
Questo, tra l’altro, è solo un aspetto d’un piano più ampio che comprende, nell’ordine:
1. fondi aggiuntivi da destinare a una struttura investigativa ad hoc della National Crime Agency;
2. l’arruolamento di un centinaio di nuovi ufficiali specializzati in traffico d’esseri umani;
3. la riapertura di due centri di detenzione per migranti in attesa d’espulsione, – uno nell’Hampshire, l’altro nell’Oxfordshire, dalla capienza di 290 posti letto.
E’ in cantiere, inoltre, un nuovo programma di prevenzione del lavoro nero e pesanti sanzioni a carico degl’imprenditori che assumon personale senza permesso di soggiorno.
Si tratta, ha puntualizzato Cooper di «misure forti e chiare necessarie a rafforzare la sicurezza delle frontiere». La sua sottosegretaria, Seema Malhotra, ha precisato alla Bbc che questa strategia è già operativa: «, da quando i laburisti sono al governo, sono decollati nove voli per il rimpatrio incluso uno con più di 200 persone a bordo».
Anche altri governi fan la voce grossa contro i richiedenti asilo che non han diritto di risiedere nei Paesi di destinazione: il 30 agosto, la Germania annuncia d’aver rimpatriato 28 afghani la cui domanda d’asilo è stata respinta: è questa la diretta conseguenza del triplice delitto di Solingen, Nord Reno-Westfalia, dove un siriano, formalmente espulso ma mai rinviato al suo paese d’origine, ha pugnalato tre persone durante la festa per il 650º anniversario della fondazione della città al grido di “Allahu Akbar”.
Va anche ricordato che in Settembre si terranno le elezioni regionali in tre Länder dell’ex DDR: Sassonia e Turingia l’1 e il Brandeburgo il 22. In tutte queste aree è in crescita Alternative für Deutschland, una formazione d’estrema destra che predica il rimpatrio di tutti gli stranieri.
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PAVEL DUROV E TELEGRAM
L’altro risvolto della vicenda, più o meno legato ai fatti di Southport, è quello che riguarda Pavel Durov (Leningrado, 1984) e Telegram.
Il 24 Agosto, l’uomo dotato d’un patrimonio di 15 miliardi di dollari, atterra a Parigi, aeroporto di Le Bourget, e vien arrestato dalle autorità francesi.
I reati che gli vengon contestati son molti e gravi, tra cui pedofilia ed altro ancora.
Vi son ancora dei lati oscuri come non chiaro è il motivo per cui Durov va in Francia dove l’aspetta un mandato di cattura.
Sulla sua creatura, poi, si continuano a scrivere ogni giorno cose nuove, alcune inquietanti: ad esempio in russia è stato dato ordine di cancellare i post sui telefonini, ma la misura è priva d’efficacia perché in realtà ciò che gli utenti scrivono su questa piattaforma è depositato nei server che si trovano negli Emirati Arabi Uniti.
Chi è, in sostanza, pavel V. Durov, oltre che un ricco imprenditore di successo? un libertario? un avventuriero? uno che possiede informazioni riservate che posson metter in crisi la sicurezza di molti stati?
Sperando di saperne presto di più, possiamo oggi solo dire che da Telegram è scaturita quella fiammata d’odio che per due settimane ha sconvolto il Regno Unito, scatenando una vera follia collettiva.
PIER LUIGI GIACOMONI