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GERMANIA

A FEBBRAIO, ALLE URNE!
(16 Novembre 2024)

BERLINO. A Febbraio 2025, alle urne! I tedeschi infatti saran chiamati ad elegger il 21º Bundestag della storia della Repubblica Federale.

L’accordo tra le principali forze politiche, non tutte, per pilotare il paese verso il voto, è stato raggiunto il 12 Novembre dai rappresentanti di CDU-CSU, SPD, FDP e Verdi: non han partecipato all’incontro die Linke e AfD.

L’intesa interviene dopo che è deflagrata la crisi dell’Ampel Regierung: si è deciso perciò che il 16 dicembre il Cancelliere Olaf Scholz, che oggi guida un esecutivo di minoranza SPD-Verdi, si presenti al Bundestag per ottener la fiducia. Se, com’è probabile, non la otterrà, proporrà al Capo dello Stato di scioglier la camera e convocar le nuove elezioni.

Data probabile del voto: 23 Febbraio 2025.

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PARLAMENTO IN ESPANSIONE

Dopo l’unificazione tedesca (3 Ottobre 1990) il Bundestag, la camera bassa del parlamento tedesco, ha visto notevolmente espandersi il numero dei suoi componenti.

Prima, l’assemblea era formata da 497 deputati, cui si aggiungevan i 22 di Berlino ovest eletti dal Senato della città.

Con le elezioni del 2 dicembre 1990, l’arrivo dei deputati delle regioni orientali e il progressivo calo di popolarità dei partiti maggiori, aumenta il numero dei parlamentari, fin a toccar nella XX Legislatura, quota 736.

E’ questo uno degli effetti del complicato sistema elettorale tedesco in cui coesiston uninominale e proporzionale.

Con l’uninominale il cittadino sceglie 299 deputati, col proporzionale si
aggiungon eletti in proporzione coi voti conseguiti dalle diverse liste su scala nazionale.

In teoria, sarebbero escluse dalla rappresentanza le forze che non toccan quota 5% dei voti, ma la legge finora prevedeva che chi avesse ottenuto almeno 3 mandati diretti, avrebbe potuto partecipare al riparto dei seggi anche con percentuali inferiori.

Di questa clausola han beneficiato in passato la CSU bavarese e die Linke che prende voti soprattutto nei Länder orientali.

Così, con le ultime legislature, la dieta è ingrassata: 2013, 616 seggi, 2017, 672, 2021, 736, mentre la popolazione rimane di 83 milioni circa’d’abitanti.

Perciò, con una legge emanata nel 2023, approvata dalla maggioranza “semaforo”, si è stabilito che:

1. il Bundestag d’ora in poi avrà 630 membri;
2. i partiti che non raggiungon a livello nazionale lo sbarramento, perdon i seggi eventualmente guadagnati con l’uninominale.

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IL QUADRO POLITICO

Nel frattempo, il quadro politico tedesco è in grande mutamento:

Ad oggi, sulla base dei sondaggi dovrebbero tornare a Berlino la CDU accreditata del 32%, AfD, circa 20%, l’SPD, 15%, i Verdi e BSW.

A rischio d’estinzione, i liberali e la sinistra.

Probabile nuovo Cancelliere, Friedrich Merz, presidente dei democristiani che dovrebbe negoziare un accordo coi socialdemocratici e magari coi Verdi, al fine d’isolare sia l’estrema destra di Alternative für Deutschland, in odore di neonazismo ed oggetto d’inchiesta da parte dell’Ufficio Federale per la difesa della Costituzione, servizio di sicurezza tedesco, e BSW, il nuovo partito utrapacifista e favorevole ad una politica dura contro la migrazione iregolare, fondato a gennaio 2024 da Sarah Wagenknecht.

Questo nuovo soggetto politico nasce da una costola della Linke: ha ottenuto risultati importanti in elezioni in tre Länder orientali, Brandeburgo, Sassonia e Turingia ed è attualmente coinvolto nelle trattative per il varo dei governi di queste regioni. .

La sua partecipazione ad un esecutivo federale al momento è difficile da immaginare data l’intransigenza con cui sostiene le proprie tesi.

Si vedrà dopo il voto quali scenari si apriranno: avremo senz’altro occasione di parlarne.

PIER LUIGI GIACOMONI

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