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FALSA CIECA LEGGE LO SCHERMO DEL SUO TELEFONINO.
(4 febbraio 2016).

BOLOGNA. Se c’è una cosa che da fastidio ad un vero cieco è scoprire che in giro ci son un sacco di falsi ciechi. La cronaca locale riferiva giorni fa che una donna di 35 anni è stata individuata come in grado di leggere sullo schermo d’un cellulare, benché dichiarata dodici anni fa cieca assoluta.

La signora ha percepito in questi dodici anni circa 1.700 euro al mese tra indennità d’accompagnamento e pensione d’invalidità.

Chi scrive, in questi dodici anni, si è dovuto sottoporre a due-tre accertamenti da parte dell’INPS per verificare se per caso aveva riacquistato la vista.

Una di queste verifiche, mi pare nel 2003, ha consistito nel farmi entrare in una stanza con una sedia collocata nel mezzo per vedere se ci andavo contro o se la scansavo.

Ogni volta che in questi anni veniva lanciata una campagna giornalistica mirante a scovare i falsi ciechi, i veri ciechi son stati convocati e si son sentiti rivolgere domande del tipo “ma lei è vero che non ci vede?”.

E allora se son così fiscali coi veri ciechi com’è che i membri delle varie commissioni non s’accorgono della parrucchiera falsa cieca, del cieco che guida la macchina e della donna di 35 che legge persino i piccoli caratteri d’un cellulare?

PIERLUIGI GIACOMONI

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