NAMIBIA
ELEZIONI MOLTO IRREGOLARI
(7 Dicembre 2024)
WINDHOEK. Le elezioni presidenziali e legislative svoltesi in Namibia a fine novembre son state molto irregolari:
1. assenza d’osservatori internazionali imparziali, ad eccezione della Commissione speciale dell’Unione Africana, AUEOM, capeggiata da Speciosa Kazibwe Wandira, già vicepresidente dello Zimbabwe, ritenuta da molti assai vicina alla SWAPO;
2. insufficienza di schede in rapporto al numero di elettori;
3. mancanza di urne sigillate per conservarvi i voti: conseguenza, addio voto segreto e montagne di schede buttate lì alla rinfusa;
4. in tilt il sistema elettronico d’identificazione, così qualcuno potrebbe aver votato più d’una volta;
5. Esasperante lentezza delle operazioni di voto e aleatorietà degli orari d’apertura e chiusura dei seggi: la gente così è rimasta ore in fila sotto il sole cocente, senz’acqua e servizi igienici.
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I RISULTATI
La SWAPO (South Western African People’s Organisation), movimento che si batté negli anni 80 del 900 contro la dominazione sudafricana, s’è confermato forza politica dominante, come avviene dall’indipendenza: nuovo Presidente sarà la signora Netumbo Nandi-Ndaitwah, 72 anni, attualmente vicepresidente ed a lungo ministro degli affari esteri.
La SWAPO disporrà di 51 seggi nella nuova assemblea nazionale che ne conta 96: un risultato che evidenzia la graduale perdita di consenso rispetto alle elezioni precedenti.
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LE REAZIONI
L’opposizione a questo punto chiede l’annullamento del voto, previa sostituzione dell’organismo di controllo troppo vicino al potere: la decisione definitiva spetta alla Corte costituzionale.
Di parere simile La Southern Africa Human Rights Lawyers Election Observer Mission (SAHRLEOM).
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CRISI ECONOMICA
La Namibia arriva a quest’importante appuntamento con le urne in uno stato di grave crisi economica:
Secondo le statistiche:
• la disoccupazione viaggia intorno al 20%, quella giovanile raggiunge il 40%;
• il bilancio dello Stato è gravemente dissestato;
• la diffusa corruzione contribuisce ad accrescer le disuguaglianze: come abbiam già scritto, 1,4 milioni di namibiani son a rischio di malnutrizione, perciò le autorità han permesso la soppressione d’un certo numero d’elefanti per fornir carne a chi non riesce a procurarsi cibo.
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IL BUSINESS DELL’ENERGIA
Durante la campagna elettorale la SWAPO ha promesso di crear nuovi posti di lavoro nel corso di questo mandato di cinque anni grazie alla realizzazione d’una serie di progetti ambiziosi:
• di recente son state scoperte ingenti riserve di petrolio al largo delle coste: «La società statale Namcor e multinazionali straniere come Total e Shell – scrive Brando ricci[1] – hanno già messo le mani su questo tesoro»;
• inoltre, Windhoek sembra in poll position per produrre idrogeno verde,, poiché dispone in gran quantità di sole e vento: l’UE ha già firmato un accordo
che prevede un investimento di un miliardo di euro per lo sviluppo di questo comparto.
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LA NAMIBIA
Situata nell’Africa australe, ha una superficie pari a tre volte l’Italia ed è popolata da meno di 3 milioni d’abitanti: l’età media è di 21 anni.
Ex colonia tedesca, diviene possedimento britannico alla fine della prima guerra mondiale: occupata dal Sud Africa che ne sfrutta le risorse e vi applica la politica dell’Apartheid.
A Windhoek installa un governo fantoccio che esegue gli ordini che arrivan da Pretoria, sempre più impegnata nelle guerre postcoloniali in Angola e Mozambico resesi indipendenti dal Portogallo dopo la rivoluzione dei garofani.
Nel 1990, contestualmente all’avvio de dialogo tra F. W. Deklerk e Nelson Mandela in Africa del Sud, la Namibia accede alla piena indipendenza.
Primo presidente, Sam Nujoma, a lungo leader SWAPO.
Il territorio è prevalentemente desertico: condivide col vicino Botswana il Kalahari, regione arida dove crescono piante spinose, mentre il terreno è prevalentemente pietroso; è bagnato altresì dall’oceano Atlantico meridionale.
Malgrado quanto si è detto, è uno degli Stati africani meglio governati, ma sulle spalle della nuova Presidente pesan le incognite d’un’elezione caratterizzata come minimo dal caos se non dal dolo: toccherà a lei dimostrare che la Namibia non si sta uniformando ai peggiori esempi di governance africani.
PIER LUIGI GIACOMONI
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NOTA:
[1[ B. Ricci, Namibia: SWAPO si riconferma alla guida del paese con la prima presidente donna, nigrizia.it, 4 dicembre 2024.