MAURITIUS
IL “CAMBIAMENTO” SI PRENDE TUTTO
(15 Novembre 2024)
PORT LOUIS. Il “cambiamento” si prende tutto: nelle legislative del 10 Novembre conquista 64 seggi su 70, lasciando le briciole alle minoranze, in particolare a Lepep, lo schieramento al governo che raccoglie solo due seggi.
Nel dettaglio, la coalizione vincente, Alliance for Change, conquista il 63% delle preferenze, mentre L’Alliance Lepep raccoglie solo il 28%: non ha salvato il primo ministro uscente, Pravind Kumar Jugnauth, la riacquisizione delle isole Chagos, mentre l’han affondato le rivelazioni sul malaffare emerse durante la campagna elettorale.
Come avviene nelle democrazie mature, il perdente ha riconosciuto la sconfitta ed ha lasciato libero il campo a Navin RaMgoolam che il 13 Novembre ha giurato come nuovo capo di governo.
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DEMOCRAZIA PARLAMENTARE
Le Mauritius son l’unica democrazia parlamentare del continente africano: fin dall’indipendenza dal Regno Unito (1968) la maggioranza che emerge dalle politiche esprime il premier che riceve dal capo dello stato l’incarico di formare e presiedere il gabinetto, come avviene a Westminster.
Il paese, abitato da 1,3 milioni di persone, ha anche fama d’esser ben governato, ma negli ultimi tempi c’è stato un deterioramento del clima sociopolitico.
La causa, come si diceva all’inizio, l’emergere di alcune rivelazioni su ciò che accade dietro le quinte, nelle stanze del potere.
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RIVELAZIONI
Il governo aveva convocato l’elettorato dopo il raggiungimento dell’accordo con Londra per il recupero delle Chagos, ma la campagna elettorale ha assunto una veste diversa quando sulle reti sociali son apparsi i contenuti di alcune intercettazioni telefoniche compromettenti tra politici, esponenti della società civile, diplomatici e giornalisti.
Il 1º Novembre, allora, l’esecutivo ha dapprima sospeso i social per poi far marcia indietro, non resistendo alle pressioni degli oppositori e dei media.
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DINASTIE
Sia Ramgoolam che Jungnauth discendon da due famose dinastie che han svolto ruoli importanti nella politica mauriziana.
Navin (1947) è figlio di Sir Seewoosagur (1900 – 1985); Pravind Kumar (1961) discende da Sir Anerood (1930 – 1921).
I padri son stati al vertice del potere nell’arcipelago ed anche i figli son politici di lungo corso: «Entrambi – scrive l’AFP – han dovuto fare i conti con un’alleanza di partiti contro la corruzione e il nepotismo, che si presentava come alternativa con lo slogan “Né Navin né Pravind”.»
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MAURITIUS
Uno degli Stati più piccoli dell’Africa è un arcipelago che oltre all’isola principale comprende anche Rodrigues e presto le già citate Chagos.
La sua popolazione è prevalentemente d’origine indiana e di religione indù, ma vi son forti minoranze di musulmani e cristiani.
La sua economia oggi si fonda sul turismo e le attività finanziarie, mentre una volta contava quasi esclusivamente sull’esportazione dello zucchero di canna.
Come tutti gli Stati isolani, oggi teme l’inquinamento, già pochi anni fa il naufragio d’una petroliera mise a rischio la barriera corallina che circonda l’isola principale, domani l’innalzamento dei mari provocato dallo scioglimento dei ghiacci polari.
Tutte minacce che posson pregiudicare il futuro di queste isole dell’Oceano Indiano.
PIER LUIGI GIACOMONI