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CIPRO

L’ISOLA DIVISA
(7 Agosto 2024)

NICOSIA. Il 20 Luglio 1974 all’alba scatta l’invasione turca di Cipro: le truppe di ankara sbarcano sull’isola situata nel Mediterraneo orientale a sud dell’Anatolia e a 200 chilometri circa al largo del Libano.

Pochi giorni prima, il 15 Luglio, un colpo di Stato, orchestrato dai colonnelli al potere ad Atene, ha defenestrato il presidente della Repubblica, l’arcivescovo Makarios III e proclamata l’Enosis, l’unione tra la Grecia e Cipro.

Ankara però non accetta il fatto compiuto e, al fine di proteggere la comunità turcofona dell’isola, mette a segno l’invasione, occupando il 36% del territorio nazionale.

Le conseguenze sono molteplici:

• da allora l’isola è divisa in due aree separate: una riconosciuta internazionalmente, governata dai grecofoni e l’altra dai turcofoni con un governo separato che ha relazioni ufficiali solo con Ankara;

• le proprietà greco-cipriote situate nelle zone sotto controllo turco passan in mano anche a coloni provenienti dalla Turchia, incoraggiati dal governo della mezzaluna a trasferirsi sull’isola;

• la contiguità tra grecofoni, cristiani ortodossi e turcofoni musulmani, spesso abitanti uno vicino all’altro, è infranta con la creazione di due entità separate dal filo spinato.
Nicosia, la capitale, è divisa in due aree separate dalla linea verde.

Ogni tentativo di riunificare l’isola sotto un’unica amministrazione è fin qui fallita.

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CIPRO

Come molte isole del Mediterraneo, Cipro nei secoli occupa da sempre un ruolo geostrategico molto importante: questa posizione oggi è ancora più preminente sia perché il sistema bancario si è dimostrato aperto all’arrivo di capitali dall’estero, russi in primo luogo ma non solo, sia perché i fondali marini han rivelato la presenza d’ingenti riserve di gas naturale.

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IL PASSATO

Nel 1489 è occupata dalla repubblica di Venezia che però è costretta a cederla all’impero ottomano al termine d’una dura guerra (1571).

Tre secoli più tardi (1878) Istanbul la cede al Regno Unito che l’inserisce nel suo vasto impero coloniale: Londra vuol controllare i traffici che la collegano con l’India tramite il Canale di Suez da poco inaugurato. Inoltre mette sempre più nel mirino il Medio Oriente dove il controllo esercitato dalla Sublime Porta va indebolendosi.

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IL NOVECENTO

Nel 1931 sorge il movimento che promuove l’Enosis, ossia l’annessione dell’isola alla Grecia sul modello di quanto accaduto a Creta: la chiesa ortodossa l’appoggia. In quest’ambito si profila la forte personalità di Makarios III, al secolo Mikhail Khristodoulou Mouskos (1913 – 1977), che ne assume la guida.

Gli accordi di Zurigo (1959) la escludono perché prevedono che il governo che nascerà dopo l’indipendenza sarà cogestito dalle due comunità: a fianco al presidente grecofono vi sarà un vice turcofono.

Nel parlamento vi saranno seggi assegnati alla maggioranza e alla minoranza.

Quest’assetto non soddisfa i nazionalisti di lingua greca che deplorano che la Turchia abbia voce in capitolo sugli affari interni ciprioti.

Comunque il 16 Agosto 1960 è proclamata la Repubblica di Cipro e Makarios ne è il primo presidente.

Sul piano internazionale, l’Arcivescovo s’avvicina al movimento dei non allineati, mentre sul piano interno, secondo i turcofoni, favorisce i grecofoni senza tuttavia proclamare l’unione con Atene: in tutti i modi, dopo che il capo di stato ha proposto modifiche alla costituzione fra i turchi prende forma lavolontà d’autoamministrarsi, gettando le basi della futura separazione.

Nel 1967 ad Atene prendon il potere i colonnelli: tra gli obiettivi della giunta vi è l’Enosis che dovrebbe passare dall’eliminazione fisica dell’arcivescovo,l’instaurazione a Nicosia d’un regime amico che poi la proclami.

Il 15 Luglio 1974 perciò una sollevazione militare rovescia Makarios ed instaura al potere Nikos Samson: questi proclama l’Enosis provocando la reazione turca.

L’operazione si rivela maldestra: Henry Kissinger, Segretario di Stato americano fa sapere ad Atene che non l’appoggia e questo provoca il 23 Luglio la contemporanea caduta sia di Samson che dei colonnelli ellenici.

Makarios, che è sfuggito alla morte, torna al potere a dicembre di quell’anno, ma la divisione dell’isola in due aree distinte è ormai un fatto: nel 1983 è proclamata la repubblica turca di Cipro Nord.

Quanto allo stato grecofono ottiene buoni risultati sul piano economico: nel 2004 entra nell’Unione europea e poco dopo nell’eurozona.

Di fatto, la riunificazione di Cipro non sembra interessare a nessuno: infatti l’anniversario dell’invasione turca nell’isola è passato quasi inosservato. Forse tutti, bene o male, si trovan comodi così e preferiscon lasciare che quest’isola rimanga divisa.

PIER LUIGI GIACOMONI

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