T&T. LA PETROLIERA FANTASMA
(24 Febbraio 2024)
PORT OF SPAIN. La storia che stiamo per raccontare potrebbe provenire direttamente dai racconti di Salgari ambientati nei Caraibi all’epoca in cui i pirati, tra Sei e Settecento, assaltavan i galeoni spagnoli per impadronirsi d’oro ed argento proveniente dalle americhe.
Oppure da quella letteratura in cui si narra di navi misteriose che solcavan i mari e si sottraevan a qualunque autorità.
La vicenda che tra poco narreremo non ha niente di romanzesco, risale a poche settimane fa e mette in pericolo una volta di più l’ecosistema, in questo caso delle Antille, e la popolazione che ci vive.
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I FATTI
Il 7 febbraio, una nave battente bandiera misteriosa, si rovescia e comincia a riversare in mare petrolio ed idrocarburi. Per qualche tempo si ignora in quale paese sia registrata, chi la possieda e dove sia finito l’equipaggio, perché quando qualcuno vi sale a bordo, non trova nessuno.
Fatto sta che dalla stiva finiscon in acqua 5.000 tonnellate di greggio: l’incidente, purtroppo non infrequente, avviene al largo della costa del Cove Eco-Industrial Park, nel sud di Trinidad e Tobago.
Le correnti, per alcuni giorni, trascinan la macchia nera sia verso la riva, che in direzione della vicina isola di Grenada: testimoni oculari parlan d’un forte cattivo odore, mentre volontari provan d’arginare la macchia nera, temendo che possa danneggiare anche la barriera corallina.
Al momento, sembra che 15 chilometri di costa sian interessati dal disastro.
La nave, identificata come Gulfstream dalla scritta sullo scafo, avrebbe dovuto trasportare legno e sabbia, quindi non idrocarburi:
Secondo una ricostruzione effettuata dalla guardia costiera di T&T, il vascello che si è rovesciato faceva parte d’un convoglio composto da un rimorchiatore, chiamato Solo Creed, e da una chiatta.
Nei pressi delle coste dell’arcipelago, il cavo di congiunzione si spezza e la chiatta sirovescia
A quel punto, inizia a fluire il greggio, mentre l’equipaggio se ne va.
Il convoglio, partito da Panamà, è diretto nella Guyana.
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LE POLEMICHE
La vicenda sembra fatta apposta per rinfocolare il risentimento patito da Tobago fin dalla nascita dello stato, verso l’isola maggiore: i tobagesi infatti avrebbero voluto proclamarsi indipendenti e fondare un microstato autonomo, invece finora han dovuto accontentarsi d’un regime d’autonomia.
L’isola è governata da una House of Assembly e da un Chief Secretary: l’attuale, Farley Augustine, in carica dal 2017, in una conferenza stampa, accusa Port of spain di tener celate informazioni utili per la popolazione della sua isola e chiede che i proprietari del convoglio navale paghino per i danni causati.
Emerge inoltre che potrebbe esserci una relazione tra i proprietari del “vascello fantasma” e possibili acquirenti d’una raffineria di petrolio a T&T.
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TRINIDAD & TOBAGO
Ex possedimento britannico, situata a poche miglia al largo del Venezuela, Trinidad & Tobago è indipendente dal 1962 e repubblica dal ’76, pur continuando a far parte del Commonwealth.
Occupa una superficie di 7.768 km2 ed è popolata da 1,5 milioni d’abitanti, perlopiù d’origine africana o indiana.
La capitale è Port of Spain.
Per lunghi decenni la vita politica del paese è stata dominata dal Movimento nazional Popolare, d’orientamento socialista.
Il suo leader più longevo, Eric Williams, fu a capo del governo dal 1956 alla morte, avvenuta in un misterioso incidente aereo nell’81.
Il Paese ricava molto del suo reddito dall’estrazione e raffinazione del petrolio, dall’esportazione d’asfalto e dal turismo.
Ci sono tre cose che rendono celebre T&T nel mondo: il Calipso, il Carnevale e le Stillbands, gruppi musicali che suonano strumenti a percussione accordati in tutte le tonalità, costruiti con latte di benzina vuote di diversa dimensione.
Vi è una quarta cosa A trinidad che rende il paese noto all’estero: il lago d’asfalto.
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PITCH LAKE
Gli abitanti di Trinidad amano definire il Pitch Lake, forse un po’ enfaticamente, l’ottava meraviglia del mondo.
Scoperto casualmente oltre 400 anni fa, è meta per ricercatori, scienziati e turisti.
Sbarcato a Trinidad nel 1598, Sir Walter Raleigh individua la fonte da cui sgorga pece dalla crosta terrestre tra effluvi di gas e zolfo.
Osservando gl’indigeni che l’utilizzano, intuisce che quel materiale ha proprietà impermeabilizzanti.
Così, fatta scorta d’acqua, fa calafatare lo scafo del suo veliero, carica alcune casse d’asfalto naturale e fa vela per l’Inghilterra.
Pitch Lake si trova in una depressione topografica all’interno di una bassa collina vulcanica sulla costa occidentale di Trinidad, a poca distanza dal mare.
Probabilmente, data la natura vulcanica del terreno, il lago si è formato per migrazione di idrocarburi attraverso faglie che finiscono all’interno del cono vulcanico. Quello che si vede, chiamato “asfalto naturale”, è la frazione più densa di idrocarburi che si è formata e conservata durante il processo migratorio.
Generalmente, gli asfalti naturali si rinvengono sotto forma di impregnazioni viscose entro rocce sedimentarie (arenarie, calcari, calcari dolomitici) come ad esempio a Selenizza, Ragusa e Treves; più raramente formano veri e propri accumuli superficiali di bitumi misti ad acqua, sabbia ed argilla minerale come nel caso del lago di Trinidad.
Il Pitch Lake, occupa una superficie di 40-45 mq., è di forma circolare ed ha una profondità media di 75-80 m (su questi dati non sempre le fonti convergono).
La consistenza attuale del deposito, è stimata tra i 6,5 e i 7 milioni di tonnellate. Il prodotto che si estrae è composto principalmente da bitume in emulsione accompagnato da argilla e sabbia. Secondo alcune teorie, il petrolio asfaltico del sottosuolo è spinto in superficie dal gas naturale ad alta pressione, insieme alle componenti sabbiose della roccia madre. Il contatto tra l’olio pesante e la pasta colloidale d’argilla e silice, produce l’asfalto naturale tipico di Trinidad, che viene in superficie con un flusso costante.
Con gergo improprio ma efficace, potremmo dire che il lago d’asfalto, praticamente è “autolivellante”. Oltre al Pitch Lake di Trinidad (sicuramente il più antico e il più famoso) esistono laghi d’asfalto anche in Venezuela (Bermudez Lake o Guanoco), molto più esteso di quello di Trinidad (circa dieci volte) ma assai meno profondo
(2-3 m) e soprattutto coperto da una crosta di terra su cui crescono canne e arbusti che lo rendono difficilmente identificabile. L’altro, il più piccolo dei tre, è in California (Rancho La Brea), nei pressi di Los Angeles.
PIER LUIGI GIACOMONI