T-DAYS E VIA IRNERIO
(13 Ottobre 2016)
BOLOGNA. Lo sciopero dei tranvieri il sabato non ci sarà: pare che l’incontro tra l’assessore alla mobilità e i sindacati abbia sortito alcuni effetti che dovrebbero migliorare la circolazione in via Irnerio nei T-days, in particolare il sabato, giorno nevralgico .
I provvedimenti annunciati. Prima di tutto, il presidio dei vigili urbani all’incrocio tra via Alessandrini e via Irnerio diverrà fisso ogni sabato e probabilmente sarà presente anche di venerdì e domenica.
Inoltre, da sabato 8 ottobre è divenuta operativa la terza corsia su via Alessandrini, nodo di traffico particolarmente problematico nei fine settimana.
In più, «Il Comune di Bologna — conferma l’assessore Priolo, delegata alla mobilità — prenderà in considerazione lo spostamento di alcune linee di trasporto pubblico per alleggerire il peso su via Irnerio, in particolare al sabato, la giornata più difficile».
Il provvedimento non entrerà in vigore immediatamente perché bisognerà studiare percorsi alternativi per i mezzi pubblici eventualmente deviati: basti pensare che dal lunedì al venerdì via Irnerio è percorsa da mille autobus, ma il sabato si arriva a 1.900, un’enormità che certo contribuisce all’intasamento della strada ed all’incremento esponenziale del livello d’inquinamento acustico e dell’aria.
Più avanti, si parlerà della velocità commerciale dei bus: oggi, secondo TPER i mezzi dovrebbero viaggiare a 14,4 kmh: i sindacati dei tranvieri assicurano che l’obiettivo è ben lontano dall’esser raggiunto.
Pannicello caldo. Purtroppo, a nostro avviso, questi provvedimenti rischiano d’esser un pannicello caldo, perché il vero problema sono i T-DAYS, provvedimento ideologico adottato nella passata legislatura comunale, che inevitabilmente scaricano il peso del traffico veicolare pubblico e privato sulle vie non pedonalizzate.
Inoltre, la chiusura al traffico della T dalle 0 di sabato alle 23.59 della domenica, più le feste comandate, impedisce a persone che hanno problemi di mobilità d’aver accesso al centro di bologna.
Gli anziani o con difficoltà di movimento, che risiedono in centro, sono, di fatto, agli arresti domiciliari per due-tre giorni di seguito.
Dal momento che, in questo periodo, si parla tanto di Costituzione, anche a sproposito, occorrerebbe ricordare che l’art. 3, non soggetto a modifica, riconosce ancora la piena uguaglianza tra gli individui, indipendentemente da
«sesso, razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali» ed aggiunge:
«È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono
il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.»
e l’art. 16 proclama:
«Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via
generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche.»
PIER LUIGI GIACOMONI