Non voleva più uscir di casa: si suicida per la vergogna
(18 settembre 2015).
VARESE. Quest’è una notizia tremenda: racconta d’un ragazzo grande, 26 anni, perseguitato da qualche collega sul posto di lavoro al punto da gettarlo in uno stato di depressione senza vie d’uscita.
Andrea s’è tolto la vita per la vergogna arrecatagli da certe immagini caricate da qualche balordo sul web.
Non è il primo caso e, temo, non sarà l’ultimo, perché anche fra gli adolescenti è frequente l’usanza di caricare immagini compromettenti per svergognare altre persone.
L’esito di queste bravate può esser tragico e senza rimedio, anche e soprattutto se il perseguitato ha un carattere debole, introverso, remissivo.