SFIDARE LA MORTE PER COMBATTERE LA NOIA
(4 Novembre 2019)

BOLOGNA. Sfidare la morte per combattere la noia o provare emozioni forti è probabilmente il motivo per cui nei giorni scorsi dei ragazzini hanno cercato di farsi dei selfie sui binari della linea Bologna-Milano,dove i treni viaggiano a 200 chilometri orari.

Solo la prontezza d’un macchinista, avvisato da un collega, ha evitato la strage.

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I FATTI.

E’ sabato 26 ottobre, pomeriggio: malgrado sia autunno inoltrato, fa ancora caldo e c’è luce, perché l’ora legale deve ancora finire: quattro adolescenti giocano sui binari. Li vede un macchinista che dà l’allarme al collega che sta guidando una “frecciabianca: «Rallenta, ci sono delle persone sui binari».

Il macchinista riduce la velocità fino a 30 chilometri orari, marcia a vista e, li vede. Eccoli là, quattro bambini, che giocano come dei pazzi sui binari. Il macchinista blocca il convoglio, il capotreno scende e tenta di bloccarli. Tre fuggono, attraversando i binari e rischiando di farsi travolgere dai treni in corsa. Uno resta immobile, impietrito. Il responsabile del convoglio allerta la Polizia ferroviaria e gli agenti arrivano a recuperarlo. Interrogato, tace come chi si rende conto all’improvviso d’averla fatta grossa e spera che la tempesta passi in fretta.

Ci penseranno i video delle telecamere di sorveglianza della ferrovia a chiarire i contorni della vicenda: il quartetto, munito di telefonini, arriva sui binari e si sistema in attesa del primo treno per scattare selfie e fare video. Lì passa l’Alta velocità: il gioco, più che una prova di coraggio, è un tentativo di suicidio. I poliziotti lo spiegano all’adolescente, riaccompagnandolo a casa e narrando a genitori sconvolti l’accaduto.

La stessa moda imbecille ha spinto il 19 ottobre, un altro quartetto di ragazzini tra i 15 e i 16 anni a fare lo stesso “gioco” a Borgo Panigale.

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LE PRATICHE MORTALI DEGLI ADOLESCENTI.

Saltare da un tetto ad un altro, bere fino ad instupidirsi, fare miscugli di alcol e droga, stringersi l’un l’altro il collo allo scopo di soffocarsi senza arrivare alla morte sono alcune delle pratiche che vengono messe in atto dagli adolescenti per provare emozioni forti. C’è stato anche il momento in cui venivano lanciati dai cavalcavia sassi contro le auto in arrivo sulle autostrade, fatto che ha provocato incidenti e morti, e non di rado le notti in discoteca si concludono tragicamente o con incidenti stradali in cui perdono la vita tanti giovani o con ricoveri al pronto soccorso per eccesso di bevande alcoliche.

L’adolescenza, si sa, è un’età difficile nella quale non si è più né piccoli né grandi, nella quale ci si annoia spesso e si vorrebbero provare emozioni forti, sballarsi, compiere eccessi.

Purtroppo, questo conduce a compiere sciocchezze che talvolta sono irreparabili, anche perché i ragazzini a quell’età non sono realmente consapevoli né dei rischi né che cosa sia davvero la morte.

PIER LUIGI GIACOMONI