PREGHIERA DEL 25 APRILE
(1 Maggio 2023)
Padre Nostro che sei nei Cieli,
Anche quest’anno è arrivato il 25 aprile e come tutte le date che richiamano episodi della seconda guerra mondiale (memoria, foibe, Liberazione) per giorni e giorni è, come sai, un’orgia di dichiarazioni e c’è chi fa a gara a chi la spara più grossa.
Da un lato ci sono i provocatori, dall’altra quelli che cadono nelle provocazioni. In breve, è tutto un accapigliarsi senza che nessuno ascolti le ragioni degli altri.
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I NOSTRI PECCATI
Noi Italiani, tu lo sai, abbiamo le nostre colpe:
Il fascismo l’abbiamo inventato noi: Mussolini non è stato il primo dittatore della storia, ma è stato quello che ha definito il canovaccio fondamentale su cui si regge lo stato totalitario. Dopo di lui, si capisce, son venuti Stalin, Hitler e un sacco di altri macellai di destra e sinistra che han cercato con più o meno successo di rinverdire i fasti del nostro duce.
Il copyright però è nostro:
• Mussolini ha insegnato a Hitler come prendere il potere, servendosi delle procedure costituzionali, per poi farne strame e lui, l’austrotedesco l’ha fatto così bene che per un pelo non vinceva la guerra e non imponeva all’Europa il Reich millenario.
Del resto, lo sai, o Padre, noi siamo un popolo di creativi, di santi, di navigatori e d’eroi e ciò che esce dalla nostra fantasia spesso piace al mondo intero.
Il fascismo ha retto vent’anni, Mussolini è il recordman dei primi ministri italiani e solo il 25 Luglio 1943 il provvidenziale ordine del giorno Grandi ce l’ha tolto dal potere, anche se non di mezzo.
Il fascismo lì si è squagliato, ma prima ne ha fatte di cotte e di crude: ha messo in prigione un sacco di gente, ha adottato le leggi antiebraiche e ha spedito gli Alpini in Russia (neanche fosse stato Cavour che mandò 15.000 bersaglieri in Crimea nel 1855!).
Dal ’43 al ’45, Padre celeste, furono commesse terribili atrocità in quasi tutte le regioni: qui vicino a casa mia, a Monte Sole, furono massacrate 1.800 persone che certo avrai accolto fra le tue braccia amorevoli, fra cui diversi sacerdoti.
Il fascismo che negli anni 30 godeva d’un consenso enorme, dissipò tutto alleandosi coi tedeschi, che i nostri nonni odiavano perché si ricordavano dei soprusi commessi quando gli austriaci dominavano l’Italia settentrionale.
• additò al pubblico ludibrio gli ebrei che la gente quasi quasi non sapeva neanche chi fossero e comunque non avevano mai dato fastidio a nessuno.
(molti di loro avevano servito nell’esercito italiano durante la prima guerra mondiale, altri si eran convertiti al cattolicesimo).
Dopo un’infelice partecipazione alla seconda guerra mondiale a fianco dei tedeschi, l’8 settembre 1943 lo Stato italiano si squagliò: il re e il primo ministro abbandonarono Roma e l’Italia tornò ad essere “una pura espressione geografica” come amava dire il principe di Metternich.
I tedeschi occupavano gran parte del territorio, gli alleati angloamericani lo risalivano molto lentamente ingaggiando battaglie contro le truppe germaniche: a mano a mano che inglesi e americani risalivano il nostro Paese si allungava la scia di morte lasciata dalle SS e dalle brigate nere.
Il ’44, in particolare, fu l’anno peggiore con eccidi compiuti in diverse parti d’Italia (Fosse Ardeatine, Boves, S. Anna di Stazema, Marzabotto, solo per citarne alcuni).
In Istria e Dalmazia, dove convivevano italiani e slavi, si sviluppò già nel settembre ’43 il primo round dell’infoibamento: sloveni e croati che avevano subìto la dominazione fascista che tra l’altro imponeva loro di non parlare la propria lingua e il cambio del cognome, si vendicarono contro chi ritenevano dalla parte dell’oppressore: i fascisti reagirono bruciando villaggi e sterminanndo indiscriminatamente donne, vecchi e bambini.
Sempre nel biennio 43-45, si sviluppò, non solo in Italia, il movimento della Resistenza al nazifascismo che probabilmente, senza l’aiuto degli alleati, non sarebbe riuscito a prevalere sui tedeschi che erano ben armati e feroci al punto giusto, tuttavia tra il ’44 e il ’45 il Reich millenario crollò: Hitler si suicidò, Mussolini divenuto un fantoccio di Berlino, fu fucilato.
Finita la guerra, arresasi la Germania, accaddero altre nefandezze:
• lo stesso 25 aprile ’45 ci furono scontri tra resistenti e fascisti a Milano e nell’Italia settentrionale;
• le SS risalendo l’Italia si abbandonarono a saccheggi e distruzioni;
• a Trieste gli Iugoslavi tentarono di far propria tutta la Venezia Giulia, fomentando un conflitto interno al PCI giuliano tra sostenitori ed avversari di tito, il futuro Stalin iugoslavo.
Grazie all’intervento degli alleati si stabilì che Trieste e l’Istria sarebbero state due zone libere, ma fin agli anni 60 migliaia di italiani emigrarono dalle terre, divenute nel frattempo iugoslave, nel nostro paese, sperando d’esservi accolti da cittadini e autorità.
• per anni si consumarono vendette e regolamenti di conti tra ex Partigiani ed ex presunti collaborazionisti.
Ci volle del tempo perché pace e sicurezza davvero tornassero nel nostro paese, anche a causa della notevole circolazione d’armi, mentre nei campi eran diffuse le mine che non di rado esplodevano portando via gambe, braccia e vita a chi cercava di bonificare i terreni buoni per esser coltivati.
Lo stato faticò ad avere la meglio sull’anarchia postbellica e presto la Repubblica divenne d’importanza nevralgica nell’ambito di quella “guerra fredda” tra mondo occidentale e area del comunismo reale che partiva da Trieste e finiva a Vladivostok.
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ASCOLTACI O SIGNORE!
Che ne dici, Padre Nostro, se trasformassimo il 25 aprile in una giornata di vera riflessione sul nostro passato, un momento di raccoglimento in memoria dei tanti che non ci sono più perché uccisi nei combattimenti, nelle camere di tortura, sotto i bombardamenti delle città o anche sterminati dal freddo e dalla fame, perché come mi raccontò mia nonna, all’epoca si viveva sfollati e l’inverno era veramente gelido ed infinito.
Che ne dici se bandissimo la retorica che è profusa a piene mani da chi non ha idee da proporre per l’oggi, ma vuol solo servirsi del 25 aprile per fare della propaganda?
Padre nostro, ti prego, liberaci da questi politici che non conoscono la storia, ma la usano solo per i propri fini carrieristici!
Illumina le nostre menti e fa’ in modo, che, liberate dagli sproloqui di certa inutile gente, possano davvero capire quale orrore sia la guerra e quali tragiche conseguenze portan con sé: a questo proposito non pensi che possan servirci a rinfrescare una memoria rattrappita le immagini e i resoconti che giungon dall’Ucraina, dove un macellaio del XXI secolo, emulo di quelli del XX, sta mettendo a dura prova la Resistenza di quel popolo?
PIER LUIGI GIACOMONI