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L’ONU PREVEDE IL PEGGIO PER IL BURUNDI
(12 gennaio 2016).

NEW YORK. Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha ricevuto il 6 gennaio scorso un memorandum scritto dal capo delle operazioni per il mantenimento della pace nel Paese
Hervé Ladsous.

Facendo il punto della situazione politica, economica e sociale, egli descrive un quadro quanto mai fragile.
ed evoca tre scenari possibili, da violenze a bassa intensità ad un vero e proprio genocidio.
«Se quest’ultimo scenario dovesse prodursi le Nazioni Unite non sarebbero assolutamente preparate ad agire.»
conclude Ladsous.

Il documento, in un primo tempo strettamente confidenziale, è stato redatto su richiesta del Palazzo di Vetro
al fine di progettare un piano per l’invio di truppe in Burundi nel caso in cui l’attuale clima di tensione dovesse sfociare in una vera e propria guerra civile.

Il memorandum inviato da Ladsous ai membri del Consiglio di Sicurezza va più lontano di quanto richiesto e disegna un quadro assai inquietante:
«La situazione – scrive – non cessa di deteriorarsi ed i mesi di Novembre e Dicembre 2015 han visto
un significativo incremento delle violenze e degli assassini.

Questa situazione si è ulteriormente complicata per la comparsa di gruppi
noti come le “Forces républicaines du Burundi” (Forebu) e la “Résistance pour un Etat de droit au Burundi” (RED-Tabara).

Gli scontri tra questi gruppi e le forze leali al Presidente
Pierre Nkurunziza hanno causato numerose vittime civili, non direttamente coinvolte nei combattimenti.

La Principale conseguenza di questi avvenimenti: i donatori di aiuti al Paese si diradano sempre più ed il burundi precipita in una grave crisi economica di cui la popolazione civile
è di nuovo la principale vittima con una crescente penuria di cibo e medicinali..»

Il capo delle operazioni per il mantenimento della pace disegna, infine, tre possibili scenari:
* delle violenze sporadiche che l’ONU potrebbe controllare, grazie ad un dialogo politico ed il sostegno dell’Unione Africana;
* un incremento della violenza ed un rischio di guerra civile;
* infine, scenario peggiore di tutti, un genocidio.

In questi due ultimi casi, l’ONU dovrà inviare un contingente di Caschi blu.

Hervé Ladsous ammette però che senza l’aiuto degli Stati membri della comunità internazionale
le Nazioni Unite saranno impotenti ad assicurare
la protezione dei civili burundesi.

PIERLUIGI GIACOMONI

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