LA SCURE DI TRUMP COLPISCE IL LESOTHO
(8 Aprile 2025)

MASERU. La scure di Trump colpisce il Lesotho, un paese che secondo l’uomo forte di Washington, “nessuno ha mai sentito nominare”:

I jeans e le magliette confezionate dall’industria tessile locale, per conto di grandi marchi statunitensi, pagheran una sovrattassa del 50%.

Accanto a loro, son colpiti anche la vaniglia del Madagascar, 80% della prroduzione mondiale (47%), i diamanti del Botswana (37%), il cacao del Ghana

In generale, l’americano ha colpito duramente l’Africa colpevole a suo dire di “vender molto all’America e di non comprar da lei quasi nulla”.

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COLPO MORTALE

Per il piccolo Lesotho, regno incastonato nel Sud Africa, questo è un colpo mortale: nel 2024, ha esportato negli USA capi d’abbigliamento per un valore di 237 milioni di dollari, ossia poco più dell’11% del suo PIL (2 miliardi di dollari).

A questo si aggiungon i blackout che frequentemente lascian al buio la popolazione, causati dal crack della compagnia elettrica nazionale LEC, e l’alta diffusione dell’HIV.
(fra l’altro la chisura dei programmi d’aiuto previsti dal bilancio dell’USAID, voluta sempre dal duo Trump-Musk, priva i lesothiani affetti da AIDS dei farmaci salvavita).

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LESOTHO

GEOGRAFIA

Il Regno del Lesotho, nato dalla dissoluzione dell’impero britanjico, occupa una superficie di 30.000 kmq. ed è abitato da 2,3 milioni di persone, all’85% d’etnia Basotho.

Il territorio è quasi completamente montagnoso: solo la regione occidentale permette la coltivazione di derrate alimentari: dal sottosuolo si ricavan oro, diamanti ed acqua.

Enclave, circondata dal Sud Africa, è molto legata all’economia di questo paese: per lungo tempo ha adottato la valuta del vicino, il Rand, e molti lesothiani lavoran nelle sue miniere. Anzi, le loro rimesse sostengon l’economia del piccolo Stato.

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STORIA

L’OTTOCENTO

Nel XIX secolo, Re Moshoeshoe II, per sfuggire all’imperialismo zulu e alle pressioni dei Boeri che stanno occupando l’Africa australe, riunisce i Basotho e li conduce sulle pendici dei Monti dei Draghi, dove fonda un regno: nel 1867, si scopre che il sottosuolo è ricco di diamanti e d’oro.

Gli Inglesi, che stan espandendosi nella parte sud del continente, propongon al sovrano di mettersi sotto la tutela di Londra, per difendersi dalle aggressioni degli Afrikaner. Moshoeshoe accetta, così il Lesotho diventa un protettorato di Sua Maestà.

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IL XX SECOLO

Dopo la guerra anglo-boera (1899-1902), il Sud Africa diventa un possedimento britannico: nel 1910, è concesso l’autogoverno. Bianchi e meticci, ma non i neri, eleggon un parlamento ed un governo autonomi: i nuovi governanti s’impegnan ad esser alleati col Regno Unito, perciò truppe sudafricane partecipan alle due guerre mondiali insieme agli altri Dominions (Canada, Australia e Nuova Zelanda).

All’interno, il governo controllato dai boeri, i tre quinti della popolazione bianca, approva le prime leggi segregazioniste: nel 1948, il Partito Nazionale vince le elezioni ed impone la dottrina dell’Apartheid.

Londra, che progetta d’accorpare Lesotho, Swaziland e Botswana all’Unione sudafricana, ci ripensa: nel 1956 è varata una nuova costituzione interna e dieci anni dopo è l’indipendenza.

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DIFFICILE CONVIVENZA COL SUD AFRICA

La posizione geografica del Lesotho però col tempo diventa un problema:il piccolo regno dipende dal vicino e non di rado le autorità di Pretoria provan a soffocarlo economicamente.

Ciò avviene soprattutto quando il partito del Congresso guidato da Leabua Jonathan prende il potere (1970): il nuovo premier si schiera contro l’Apartheid e il suo stato diventa luogo di rifugio per gli attivisti dell’African National Congress (ANC).

Pretoria allora s’ingerisce spesso e volentieri negli affari interni del vicino:

• blocca i trasferimenti di denaro, per cui le rimesse dei lavoratori Basotho non arrivan più a destinAzione;

• i servizi segreti afrikaner tentan di catturare espoonenti dell’ANC;

• col denaro ed altri benefici corrompono politici locali assai compiacenti.

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VITA POLITICA AGITATA

Così, la vita politica è molto agitata: dal 1970 al ’96 avvengon diversi colpi di stato:

• nell’86 Jonathan è allontanato dal potere;

• nel ’90 anche il gen. ustin Metsing Lekhanya è deposto;

• nel ’94 il re scioglie governo e parlamento e concentra nelle sue mani tutto il potere per un anno.

Nel Gennaio 1996, in fine, Re Letsie III, tuttora sul trono, accetta d’esser un sovrano con scarse prerogative, mentre ogni cinque anni circa si tengon elezioni legislative.

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DA SAPERE

Ci son almeno quattro cose da sapere sul Lesotho:

1. E’ un grosso esportatore d’acqua potabile, sebbene la popolazione non vi abbia accesso: ne traggon profitto i rubinetti di Johannesburgh.

2. Produce energia idroelettrica che vien venduta al Sud Africa: entro la fine del decennio saran completate quattro dighe che alimenteran altrettante centrali.

3. La natura montagnosa del terreno favorisce il turismo invernale: in Lesotho è presente la stazione sciistica più alta dell’Africa subsahariana, oltre 3.000 metri sul livello del mare.

Molti turisti, sia sudafricani che d’altra origine vengon qui per le settimane bianche.

4. Purtroppo, son molto frequenti i suicidi: secondo le Nazioni Unite, 87 persone su 100.000 abitanti si tolgon la vita.

All’origine, vi sarebbero, secondo alcune interpretazioni, le scarse prospettive d’emancipazione, soprattutto dei giovani.

La scure di Trump, distruggendo la fragile economia, rischia d’approfondire la disperazione e provocar altri suicidi, a meno che a Maseru e dintorni non si trovi il modo di vendere le merci prodotte ad altri Paesi.

PIER LUIGI GIACOMONI