LE FOTO SU FACEBOOK PRESTO PARLERANNO
(8 aprile 2016).
SILICON VALLEY. Facebook: Le nostre foto saranno “lette” ai non vedenti!
I social network si stanno imponendo ormai come un mass-media di riferimento,ma stanno anche diventando sempre più un immenso album fotografico. Chiunque può caricare tutte le foto che vuole, anche perché sa, che rispetto ad un testo scritto, come questo, l’immagine è di più rapida ed immediata fruizione.
Ogni giorno, su FB, si calcola che vengano caricate oltre 2 miliardi di foto: per questo da qualche tempo il Facebook’s Accessibility Team è al lavoro per mettere a punto un servizio, dapprima disponibile in inglese, poi gradualmente nelle edizioni locali, che sfrutta l’intelligenza artificiale dei computer per decodificare e “tradurre” le immagini in stringhe di testo.
Per questo il colosso californiano lancia un servizio di lettura delle foto per gli utenti non vedenti: i computer interpreteranno le immagini e creeranno didascalie
che gli screen reader, presenti nei pc e nei tablets degli utilizzatori privi di vista, leggeranno a voce alta.
In questo modo, con questa transcodificazione, dovrebbe esser possibile agli utenti con difficoltà visive d’accedere ai contenuti d’immagine.
Non aspettatevi un sistema perfetto, secondo Facebook il software è “istruito” per riconoscere circa 80 oggetti e attività consuete: man mano che prenderà piede il sistema, si autoperfezionerà.
Per esempio, alcuni degli oggetti che la nuova tecnologia può riconoscere sono:
* Trasporti: auto, barche, aerei, bicicletta, treno, strada, moto, autobus;
* Ambiente: all’aperto, montagna, albero, neve, cielo, mare, acqua, spiaggia, onde, sole, erba;
* Sport: tennis, nuoto, stadio, basket, baseball, golf;
* Cibo: gelato, sushi, pizza, dessert, caffè;
* Aspetto: bambino, occhiali, barba, sorridente, gioielli, scarpe e selfie.
Facebook ha calcolato che in tutto il mondo vi sono 39 milioni di non vedenti e quasi 300 milioni di persone con difficoltà visive e non vuole certamente lasciar perdere una simile fetta di mercato. Tanto più che uno dei suoi concorrenti più acerrimi, Twitter, il mese scorso ha lanciato una funzione simile: chiunque carichi una foto può volontariamente scrivere una didascalia a beneficio di quanti non possono vederla.
PIERLUIGI GIACOMONI