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ITALIA

GL'”INVISIBILI”
(23 Gennaio 2025)

CESENA-BRESCIA. La cronaca di questi giorni ci segnala la presenza di almeno due “invisibili”:

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1. IL PICCOLO HACKER

A Cesena, un quindicenne, mago del computer, oltre a cambiar i voti suoi e dei compagni sul registro elettronico, dispone che le navi in mare cambino rotta: son destinate ad est? Entrato in qualche sito che dirige il percorso dei mercantili, ordina che vadan ad ovest.

E’ un reato e in questo momento la procura dei minori sta indagando, ma qualcuno, ad esempio Mattia Feltri su La Stampa suggerisce a Giorgia Meloni di «sondare il presidente Mattarella per la grazia e la famiglia per un’assunzione al governo».

Qualcosa del genere avvenne diversi anni fa negli Stati Uniti: un hacker di quelli potenti a un certo punto vien arrestato e condannato a diversi anni di prigione, senonché si offre di collaborare con la CIA o l’FBI, non ricordo bene, per svelar loro i segreti e le modalità d’intrusione in altri computer.

L’accordo permise all’Hacker “criminale” di diventare un “bravo cittadino” che collabora fattivamente col governo degli Stati Uniti e per questo riacquista la libertà.

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2. LA CINESE

A Brescia, primavera scorsa, la polizia individua una ragazza cinese di 17 anni che nella sua vita non è mai andata a scuola, non è mai stata visitata da un medico: ha sempre e solo lavorato nelle fabbriche e fabbrichette tessili fiorite clandestinamente tra Verona e Brescia.

Oggi, ci dice Repubblica, si è affidata ad un avvocato perché, essendo diventata maggiorenne, vorrebbe ottenere o il permesso di soggiorno in Italia o la cittadinanza.

E’ possibile nel terzo millennio scomparir a tal punto da non esser individuato da nessuna autorità?

• Quand’è nata sarà pure stata registrata all’anagrafe di qualche comune;

• quando ha compiuto sei anni, la famiglia sarà stata avvertita che doveva mandarla a scuola;

• prima o poi, benché giovane, si sarà sentita poco bene e avrà dovuto consultar un medico…

Niente di niente? Un'”invisibile” che si muove fra noi senza che nessuno se n’accorga?

Eppure viviam nell’epoca di computer che di noi san tutto!

Certo, ora recupererà un po’ di quello che non sa: imparerà a leggere, scrivere, l’italiano, magari col tempo si costruirà una vita più o meno normale, ma noi dobbiam chiederci quante e quanti “invisibili” crescon in mezzo a noi, abrutendosi in luoghi di lavoro dove si dorme, mangia e si fatica sempre chiusi lì dentro.

PIER LUIGI GIACOMONI

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