IL VANGELO DI OGGI
Il mondo
(12 Maggio 2024)
Una volta, l’Ascensione si celebrava di giovedì, quaranta giorni dopo Pasqua: è ancora così in Francia, Germania, Svizzera e nello stesso Vaticano.
Per gl’Italiani, invece, una legge dello stato abolì nel 1977 la festività infrasettimanale spostando l’ascesa di Cristo in cielo alla settima domenica dopo la Risurrezione.
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VANGELO
Marco, Cap. 16, Vv. 15-20
In quel tempo, [Gesù apparve agli Undici] e disse loro: «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura. Chi crederà e sarà battezzato sarà salvato, ma chi non crederà sarà condannato. Questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno demòni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno; imporranno le mani ai malati e questi guariranno».
Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.
Allora essi partirono e predicarono dappertutto, mentre il Signore agiva insieme con loro e confermava la Parola con i segni che la accompagnavano.
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COMMENTO
Per secoli, nel Cristianesimo vi sono state almeno due tendenze: una era persuasa che il cristiano dovesse ritirarsi dal mondo, vivere in luoghi remoti, sottoporsi a digiuni e privazioni.
Ciò spinse molti monaci orientali a recarsi nel deserto o sulle montagne per viver asceticamente.
L’altro orientamento, che probabilmente trae ispirazione dalle parole contenute nel vangelo di oggi, spinse molte persone a rimanere nel mondo per propagare la predicazione cristiana.
Lo fecero fin da subito alcuni apostoli,poi diversi monaci, come i benedettini che vivevan in comunità e più avanti francescani, domenicani e molti altri ancora.
«Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura.» è un mandato preciso: esser cristiani non è un privilegio di pochi “eletti”, non si sa poi da chi, ma è un messaggio da diffondere a tutti quanti.
Ecco, in un giorno come questo, ricordiamoci di coloro che instancabilmente divulgan il vangelo, anche in luoghi ostili e magari pagan con la vita la loro scelta.
PIER LUIGI GIACOMONI