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IL VANGELO DI OGGI

I mercenari
(21 aprile 2024)

VANGELO

Giovanni, Cap. 10, Vv. 11-18

In quel tempo, Gesù disse: «Io sono il buon pastore.Il buon pastore dà la propria vita per le pecore. Il mercenario – che non è pastore e al quale le pecore non appartengono – vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e le disperde; perché è un mercenario e non gli importa delle pecore.

Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me, così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore. E ho altre pecore che non provengono da questo recinto: anche quelle io devo guidare. Ascolteranno la mia voce e diventeranno un solo gregge, un solo pastore.
Per questo il Padre mi ama: perché io do la mia vita, per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie: io la do da me stesso. Ho il potere di darla e il potere di riprenderla di nuovo. Questo è il comando che ho ricevuto dal Padre mio».

***

COMMENTO

Gesù qui parla malissimo dei mercenari, ossia delle persone che per denaro, solo per quello, fanno un certo mestiere.

Per secoli, gli Stati han pagato delle persone perché facessero le guerre: tra Trecento e Quattrocento, l’Italia fu percorsa dalle compagnie di ventura, guidate da condottieri.

Costoro stipulavano contratti in base a cui, per un certo periodo, eran al servizio d’un signore o d’una città.

Chi li assumeva, s’impegnava a garantire ai combattenti denaro e una percentuale sul bottino che si poteva ricavare dall’aver partecipato a una battaglia.

Niccolò Machiavelli (1469 – 1527) parla malissimo di loro: i mercenari, dice, fan la guerra solo per ottenere lo stipendio e quando la guerra non c’è, la vorrebbero,ma quando poi scoppia se la danno a gambe.

E’ più o meno ciò che dice Gesù: un pastore mercenario non dà la vita per le sue pecore, ma chi è padrone del gregge fa di tutto per proteggerle e curarle. Se poi una si smarrisce la va a cercare e non sta bene finché non la ritrova e la riporta sana e salva all’ovile.

Nelle guerre dei nostri giorni agiscono molti mercenari: in Medio Oriente o in Africa operano diverse società di “contractor” che han il compito di combattere per chi li ha assunti. Sono persone provenienti da tanti paesi e vanno alla caccia di bottino e ricchezze. Pur essendo infidi, gli Stati se ne servono per “esternalizzare” la guerra. Per i popoli che ne subiscon le angherie son un vero cataclisma perché ai mercenari non importa nulla di ammazzare, rubare, tormentare gl’individui pur di arraffare oro, diamanti ed altro ancora.

Ecco, in un giorno come oggi, pensiamo per un attimo a chi soffre o ha sofferto per l’azione dei mercenari dei tempi nostri che non son meno devastanti di quelli di secoli fa.

PIER LUIGI GIACOMONI

 

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