IL GATTO GINO
(22 aprile 2016).
SAN GIOVANNI IN PERSICETO (BOLOGNA). I padroni dei gatti sanno che i loro mici, nella loro casa, sono dei piccoli re, poco costituzionali ed inclini all’assolutismo: vogliono mangiare? li svegliano con tutti i mezzi a loro disposizione, anche nel cuore della notte! Vogliono uscire? ne fanno di tutti i colori per ottenere la piena obbedienza del suddito ai loro voleri!
I padroni, che s’illudon d’esser tali, soggiacciono volentieri agli ordini del loro tiranno a quattro zampe, a condizione che, ogni tanto, Sua Maestà si degni d’impartir loro una buona dose di fusa e di moine, al momento giusto.
E’ decisamente raro, però, che un intero paese conferisca ad un gatto il titolo di Re.
Certo, a San Giovanni in Persiceto, hanno abitudini carnevalesche: per loro è Carnevale tutto l’anno e tutto può finire in burla, ma stavolta il re c’è ed è in carne ed ossa.
Il sovrano si chiama Gino, gattone rosso e bianco di circa 7 anni, che «Quando passa in paese tutti si inchinano.»
(Parola di Corriere di Bologna!).
In paese, Gino ha campo libero dappertutto, nei negozi, nei ristoranti, ma anche in Consiglio comunale e ai seggi elettorali. (c’era anche domenica in occasione del referendum sulle trivelle!).
La sua è stata una carriera trionfale: dal 2009, quand’è nato – riferisce il quotidiano – prima è stato nominato «amministratore al benessere ambientale» e poi ha scalato, letteralmente, i gradini del Comune, fino ad ottenere il prestigioso titolo di «Re». Durante la sua carriera Gino ha accolto vescovi, preso parte ai Consigli comunali e come una vera personalità è stato fotografato insieme ai politici locali, con sindaco e giunta. Gino è un re giusto ed equanime ed è sempre presente a dispensare i suoi illuminati consigli.
Per lui è stata creata una pagina Facebook «Gino for president Fans Club»: La pagina è nata nel 2010 per gioco e il titolo di “sire” gli è stato dato quando la fioraia del paese lo ha immortalato su un trono.
Più di una volta Gino ha attirato inevitabilmente l’attenzione del «reame» su di se. Come quando è rimasto chiuso nella banca di notte ed ha fatto scattare l’allarme, o quando ha accolto un deputato saltandogli alle gambe e facendogli così tante moine che quello è stato costretto ad interrompere il suo infervorato discorso più d’una volta. Il tutto rigorosamente registrato e postato su Facebook.
Col tempo il crescente interesse per il «re» ha fatto nascere dei progetti:
la prima idea è stata quella di utilizzare l’immagine del felin sovrano per aiutare gli animali in difficoltà, oppure raccontare le gesta di sua maestà baffuta in un libro da metter in vendita: il ricavato andrà in aiuto degli animali meno fortunati di lui.
E noi, “padroni”, si fa per dire, di gatti, non possiamo che gioire nel leggere queste belle notizie: «Viva il re gatto! Viva Gino, vero re di San giovanni in Persiceto!»
PIERLUIGI GIACOMONI