FESTA NAZIONALE DEL GATTO
(17 febbraio 2016).
BOLOGNA. Anche se i gatti non lo sanno, ma forse l’intuiscono, oggi 17 febbraio è la giornata mondiale a loro dedicata.
Questa “FESTA” fu ideata nel 1991 da una giornalista romana come omaggio ad uno dei migliori amici dell’uomo e come iniziativa di sostegno per le numerose colonie feline che si trovano nella Capitale.
Piano piano, la “festa del gatto” ha fatto strada ed oggi tutti i gattofili sanno che è il 17 febbraio è la “giornata mondiale del micio”.
Pare che i gatti siano divenuti amici dell’uomo già diecimila anni fa. Infatti tempo fa gli archeologi scoprirono sull’isola di Cipro, una tomba, risalente appunto all’8000 a.C., nella quale, accanto allo scheletro d’un uomo, c’era quello del suo gatto.
E’ noto che i gatti vennero allevati nell’antico Egitto ed Erodoto ci racconta che addirittura era prevista la pena capitale per chi avesse intenzionalmente ucciso un gatto.
Quando in quel Paese, aggiunge lo storico del VI-V a.C., grande viaggiatore e narratore delle guerre persiane, moriva un gatto in una casa, la gente indossava i panni del lutto.
Dall’Egitto il gatto giunse in Grecia, poi a Roma, vivendo e prosperando insieme all’uomo.
Il momento più triste per il nostro amico felino fu il Medioevo, in particolare nei secoli tra l’XI ed il XIV.
Vi erano alcuni predicatori particolarmente infoiati che sostenevano che il gatto era un animale demoniaco e perciò lo si doveva sopprimere.
Nel 1347, però, scoppiò in europa la “peste nera”, la più grave epidemia di peste che abbia investito il nostro continente.
Si dice che circa un terzo della popolazione europea sia stata divorata dalla terribile pestilenza, ma in alcune zone la “morte nera” eliminò circa il 60% degli esseri umani.
In quella circostanza, qualcuno osservò che i gatti erano gli unici animali che combattevano con successo i ratti neri che, con la loro presenza, diffondevano la peste.
Ciò salvò il gatto dall’estinzione.
Si dice che ora in Italia ci siano almeno 7 milioni di gatti e gatte che han trovato alloggio presso una casa e vivono insieme a degli umani. Altri vivono nelle colonie feline, altri sono proprio randagi.
La letteratura, la musica, le arti figurative, il cinema hanno più volte celebrato il gatto e ci son stati tanti autori ed autrici decisamente gattofili.
Anche noi, qui a casa nostra, oggi abbiam fatto un po’ di festa a Giada, micia di poco più di due anni che da settembre vive con noi.
E’ la nostra terza padrona: prima di loro c’è stato Pitù, grande gatto tigrato, poi Olivia, micina bianca e nera.
Tutt’e due queste simpatiche bestiole occupano un posto privilegiato nel nostro cuore e nel nostro indelebile ricordo.
Viva i gatti e le gatte di tutto il mondo!
Viva i gattofili e le gattare di tutto l’Orbe terracqueo!
Abbasso coloro che ancor oggi considerano il gatto un animale che ha a che fare col demonio!
PIERLUIGI GIACOMONI