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IL DOPO ELEZIONI GENERALI IN SPAGNA
(21 dicembre 2015).

MADRID. Il 20 dicembre 2015 è per la Spagna moderna una data spartiacque: prima c’era il bipartitismo PP-PSOE, dopo c’è il mare aperto, l’incertezza, forse persino un’instabilità politica che Madrid non ha mai conosciuto se non nei mesi in cui l’UCD di Adolfo Suárez si stava dissolvendo.

Ieri è accaduto ciò che tutti prevedevano sarebbe successo:
– i due partiti maggiori duramente puniti dall’elettorato;
– due nuovi schieramenti “civici” irrompono sulla scena nazionale e fanno man bassa di voti e seggi;
– riemergono le forze politiche regionali che acquisiscono maggiore visibilità.

Eppure, alla fine di tutto, potrebbe persino accadere che Mariano Rajoy, il Presidente del Governo uscente, succeda a se stesso, magari alla testa d’un gabinetto monocolore di minoranza PP (123 seggi), appoggiato dall’esterno da Ciudadanos (40 seggi), PNV (6 seggi) e qualche altra formazione politica minore.

Segnali in queste ore non mancano:
– il leader di Ciudadanos, Albert Rivera, fa capire che i suoi parlamentari s’asterranno quando il Congreso de los diputados voterà, verosimilmente verso fine gennaio, sulla candidatura Rajoy;
– punti di vista simili han già espresso alcuni presidenti di comunità autonome di provenienza PSOE, prendendo implicitamente le distanze da un progetto di governo che includerebbe il loro partito (90 seggi), Podemos (69 seggi) ed altre forze politiche minori di sinistra.

In questo quadro politico assai complesso, definito dagli stessi commentatori spagnoli “italiano”, ci vorrà tutta la capacità di mediazione dei leader per evitare che il sistema politico spagnolo deflagri, conducendo, magari fra sei mesi, a nuove elezioni dall’esito quanto mai incerto ed imprevedibile. .

Un ruolo non secondario potrebbe assumerlo anche il re Filippo VI a cui spetta, tra l’altro, condurre il primo giro di consultazioni per individuare il candidato presidente che possa superare con successo il voto d’investitura e poter poi varare il nuovo esecutivo.

PIERLUIGI GIACOMONI

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