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DEMOCRAZIA ALLA RUSSA
(14 settembre 2015).

MOSCA. Volete sapere come funziona la democrazia in Russia?

Ieri, diversi giornali internazionali, ad esempio il Guardian, raccontavano come si sono svolte le elezioni amministrative nella Federazione Russa.

Le consultazioni hanno interessato diverse regioni e province del Paese, non tutte, ed ancora prima che si aprissero i seggi elettorali si sapeva chi avrebbe vinto. L’unica lista ammessa era il partito di Vladimir Putin, russia Unita.

Perché? Perché le commissioni elettorali territoriali hanno fatto di tutto per impedire a liste diverse di presentare candidati. Alcuni di essi sono stati intimiditi: convocati dinanzi alla polizia sono stati accusati d’essere al soldo degli Stati Uniti, d’essere nemici della Russia, oppure d’attentato contro lo stato.

Altri, i più tenaci, sono stati arrestati e, quindi, impediti di presentarsi.

Il problema, però, riferivano le fonti, è la partecipazione al voto: l’elettore russo tende infatti ad astenersi.

Così, nei seggi sono state organizzate delle feste a base di salsiccia, musica e vodka, all’elettore votante son stati regalati abiti e cibo e via discorrendo.

Naturalmente, anche la tv ha giocato un suo ruolo: ha demolito gli avversari ed ha esaltato Putin e le sue gesta.

Si può, quindi, concludere che in Russia il comunismo è finito, ma le pratiche che lo contraddistinguevano, continuano ad essere di gran moda.

PIERLUIGI GIACOMONI

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