CHIESA CATTOLICA. SUI DIVORZIATI RISPOSATI.
(2 agosto 2015).
CITTA’ DEL VATICANO. “Le persone battezzate, che hanno stabilito una nuova unione dopo il fallimento del matrimonio sacramentale, non sono scomunicate – come alcuni pensano
– ma fanno sempre parte della Chiesa.”
Così, ieri, il Radiogiornale della Radio Vaticana.
La notizia è rilevante, perché in passato la si pensava in modo diverso.
Molto opportunamente, il Papa fissa alcuni concetti che da un lato
cercano di calarsi nella realtà concreta delle persone e dall’altro
“riaprono” le porte delle chiese” chiuse, da una certa ideologia farisaica, in faccia a coloro che hanno nel proprio bagaglio esistenziale un divorzio alle spalle e, magari, si son ricostruite una vita affettiva con una persona diversa.
Ma andiamo nello specifico.
«E’ necessaria una fraterna e attenta accoglienza – dice il Papa – nell’amore e nella verità, verso i battezzati che hanno stabilito una nuova convivenza dopo il fallimento
del matrimonio sacramentale; in effetti, queste persone non sono affatto scomunicate […] e non vanno assolutamente trattate come tali: esse fanno sempre parte della Chiesa».
Si evince, quindi, che a questi soggetti, ma il Pontefice non lo dice esplicitamente, non gli andrà negata la comunione e non dovranno andar a messa in altra parrocchia, come si consigliava alcuni anni fa, per non turbar le coscienze degli altri parrocchiani.
«Per questo – soggiunge francesco I – è importante che lo stile della comunità, il suo linguaggio, i suoi atteggiamenti, siano sempre attenti alle persone…».
Esser attenti alle persone, al loro vissuto, alle loro sofferenze è cosa di grandissima importanza perché nei decenni scorsi si preferiva far prevalere l’atteggiamento del giudice per cui da un lato vi erano i “perfetti”, quelli che non avevano mai sgarrato dalle regole, e gli “impuri”, coloro che avevan deviato dalla “retta via”.
«Si deve fare in modo di non aggiungere altri pesi, oltre a quelli [che] già [ci] si [trova] a dover portare!»
Qui Francesco non fa altro che parafrasare il Vangelo quando si dice che vi son dei Farisei che aggiungono sulle spalle degli altri un peso che loro per primi non solleverebbero nemmeno con un dito.
Le parole del Papa, ieri, hanno trovato posto nell’attualità dei media perché segnano un cambiamento e gettano le basi per una revisione della dotrina cattolica a proposito delle persone divorziate che hanno affrontato una nuova convivenza dopo un divorzio.
Bene, forza e coraggio, Santità! Continui a predicare il vangelo della Misericordia, invece che quello “ideologico” perseguito e praticato negli ultimi decenni da tanti Farisei dei nostri tempi!
PIERLUIGI GIACOMONI