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BERMUDA. STORICO PRIMO ORO ALLE OLIMPIADI
(31 Luglio 2021)

HAMILTON. Le isole Bermuda han conquistato uno storico primo oro ai giochi della 32a Olimpiade in corso a Tokyo: la triatleta Flora Duffy, 33 anni, «dopo una gara – narra repubblica.it – funestata prima dall’afa, poi da una tempesta di pioggia» ha sconfitto tutte le altre concorrenti.

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LE BERMUDA.

Le BermudA sono un territorio britannico d’oltremare, situato nell’Atlantico settentrionale: si tratta d’un arcipelago composto da circa 300 isole coralline e vulcaniche: di esse, solo venti son abitate.

La capitale, Hamilton, è situata nella Grande Bermuda.

Il loro nome deriva da Juan de Bermúdez, capitano spagnolo, che le raggiunge nel 1503: la Spagna se ne impossessa formalmente, ma per un secolo le trascura finché nel XVII secolo se ne impadroniscono i britannici.

Come spesso accade, il primo sbarco è casuale: nel 1609, infatti, salpa dall’Inghilterra una flottiglia diretta in Virginia, ma durante la traversata dell’Atlantico scoppia una tempesta: le navi devono cercar un riparo, per cui approdano sulle isole.

Qui, i naufraghi si fermano per circa dieci mesi, fondano il primo stabile insediamento britannico e vi costruiscono nuove imbarcazioni per riprendere la navigazione verso la costa nordamericana.

Un anno dopo, gran parte degli equipaggi riparte verso la Virginia, ma un gruppo di marinai rimane sul posto e nel 1612 è fondata una vera e propria città, Saint George, che diventa la prima capitale della nuova colonia.

Fin al 1614, la Virginia Company, proprietaria delle navi che cinque anni prima avevano fatto naufragio alle Bermuda, amministra il territorio occupato, poi la colonia passa sotto il controllo della Somers Isles Company, che la gestisce fino al 1684.

Le isole vengono popolate di schiavi neri, impiegati nella coltivazione della canna da zucchero: le loro periodiche rivolte e le conseguenti repressioni, messe in atto dalla compagnia, creano nel territorio un clima di forte tensione, di conseguenza, Londra, nel 1684, assume il diretto controllo dell’arcipelago.

Nel Settecento, le Bermuda sono coinvolte nel conflitto che divide l’Inghilterra dalle colonie nordamericane: gli indipendentisti sanno che la Gran Bretagna compie azioni belliche contro di loro partendo dalle proprie basi in Canada e alle Bermuda, ma alla fine della guerra le isole rimangono di proprietà britannica.

Dopo la seconda guerra mondiale, il Regno Unito decide di concedere all’arcipelago, che già dal XVII secolo godeva dell’autogoverno, una costituzione più democratica: nel 1960 è varato un testo che concede diritto di voto a chi paga un’imposta di 60 Sterline; nel 1968 la legge fondamentale è emendata ed il diritto di voto è allargato a tutti i cittadini maggiorenni.

Negli anni 70, però, scorre il sangue: per tre anni forti agitazioni scuotono l’arcipelago e nel ’73 il governatore generale Sir Richard Sharples è assassinato: conseguenza: ulteriore democratizzazione del governo locale per fronteggiare le spinte indipendentiste sostenute da alcuni movimenti radicali.

I favorevoli alla piena indipendenza ottengono nel marzo 1995 una legge che prevede che Bermuda diventi uno Stato sovrano, previa la celebrazione d’un referendum.

Il 16 Agosto ’95, però, con una maggioranza di 16.369 voti (74,12%) contro 5.714 (25,88%) l’elettorato respinge l’istanza in modo netto ed inequivocabile: in effetti Bermuda è il più florido territorio britannico d’oltremare con un PIL pro capite molto alto,per cui tra la popolazione è diffuso il timore che separarsi dalla Gran Bretagna determini un impoverimento generale.

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L’ASSETTO ISTITUZIONALE.

In base alla Costituzione del 1968, più volte emendata, lo Stato è una democrazia parlamentare: al vertice vi è nominalmente la Regina Elisabetta II Windsor, rappresentata in loco da un governatore generale: attualmente Rena Lalgie, in carica dal 14 Dicembre 2020, che ha responsabilità in quattro ambiti: politica estera, difesa, sicurezza interna e politica generale.

Il capo del governo, attualmente Edward David Burt, in carica dal 19 luglio 2017, è il leader del partito vincitore delle elezioni generali: dopo il voto è incaricato di formare e presiedere l’esecutivo.

Il legislativo è articolato in due camere: il Senato e l’Assemblea.

La camera alta è costituita da 11 membri, cinque nominati dal premier, 3 dal capo dell’opposizione ed altrettanti scelti dal Governatore: ha il compito di rivedere i disegni di legge approvati dall’altro ramo e può avanzare delle proposte d’emendamento;
la camera bassa, House of Assembly, si compone di 36 membri, eletti ogni cinque anni a suffragio universale, in collegi uninominali: il candidato più votato in ciascuna circoscrizione la rappresenta secondo il sistema del first-pass-the-post in vigore in Gran Bretagna, Canada, Stati Uniti ed India.

Il Parlamento bermudiano è uno dei cinque più antichi: istituito nel 1620 viene dopo Westminster, l’althing islandese, il Sejm polacco ed altre assemblee medievali che rappresentano gli embrioni delle future istituzioni della democrazia rappresentativa.

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LA SCENA POLITICA.

Come in molti altri Paesi anglosassoni, la scena politica è caratterizzata da due partiti che si alternano al potere: Le ultime elezioni generali risalgono al 18 luglio 2017:

esse son state vinte massicciamente dal Partito Laburista Progressista (PLP) che ha conquistato 20.059 voti (58,89%) ed eletto 24 deputati;

all’opposizione è andata Un’Alleanza Bermudiana (OBA), cui son andati 13.832 voti (40,61%) e 12 seggi.

Alla consultazione ha preso parte il 73% dell’elettorato.

L’amministrazione dell’arcipelago cura la politica interna, l’educazione, le infrastrutture, la fiscalità… la Gran Bretagna gestisce la politica estera e la difesa le Bermuda mantengono una propria forza armata ad uso interno.

Hamilton è entrata a far parte del CARICOM, la comunità economica dei Caraibi e di altre organizzazioni internazionali, come il CIO.

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TERRITORIO, POPOLAZIONE, ECONOMIA.
Le Bermuda occupano complessivamente 53,2 kmq. e sono abitate da circa 60mila persone: neri e mulatti sono il 61% degli abitanti (i soli neri sono il 52%), i bianchi, il 31%, gli asiatici, il 4%; poi vi sono altri piccoli gruppi etnici.

La lingua più parlata è l’inglese, le religioni più diffuse, protestantesimo e cattolicesimo.

L’economia si fonda su alcune produzioni agricole (zucchero e bulbi floreali), sul turismo, nonché le attività bancarie ed assicurative.

Come molti Stati caraibici, le Bermude praticano una legislazione fiscale molto vantaggiosa per gli investimenti, per cui diversi Paesi, tra cui l’Italia, le considerano un’economia offshore: lo Stato preleva imposte altissime sui consumi, ma pratica una fiscalità di vantaggio sui redditi delle persone fisiche e giuridiche.

Hamilton e St. George, le due città principali, sono sede di numerose società offshore.

Nel 1970, è stata abbandonata la Lira Sterlina in favore del dollaro bermudiano che ha un tasso di cambio fisso con quello statunitense: di fatto, il biglietto verde ha libero corso per tutti i pagamenti.

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MEDIA E LIBERTA’ DI STAMPA.

Il panorama mediatico delle isole è dominato da due aziende radiotelevisive private: Bermuda Broadcasting Company (BBC) e BSB.

Gli internauti sono 61mila, secondo Internetworldstats.com (giugno 2012).

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CURIOSITA’: I PANTALONCINI CORTI ED IL CELEBRE TRIANGOLO.

Le Bermuda sono famose in tutto il mondo per due cose: i pantaloncini corti e il celebre triangolo.

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I BERMUDA.

«I bermuda – scrive it.wikipedia – sono un tipo di pantaloni corti, la cui lunghezza arriva più o meno alle ginocchia. Sono ampiamente indossati, particolarmente in jeans, come abbigliamento casual dagli uomini, mantenendo così il comfort dei tradizionali pantaloni in denim nella versione estiva. Fanno parte anche dell’abbigliamento femminile, ma con alcune differenze di design.»

Il loro nome deriva dalla popolarità conseguita nell’arcipelago omonimo, dove viene indossato non soltanto come capo casual, ma anche in occasioni più formali, spesso abbinato a giacca e cravatta.

Essi nascono per fornire una soluzione al divieto imposto da una legge locale alle donne di mostrare le gambe completamente nude. Poco dopo entrano anche nel vestiario maschile.

L’esercito britannico li utilizzò per i soldati che dovevano vivere in zone tropicali o nel deserto: attualmente fanno ancora parte della divisa della Royal Navy.

Comunemente, si indica con il termine “bermuda” anche il costume da bagno maschile a pantaloncino corto.

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IL TRIANGOLO DELLE BERMUDE.

«Il triangolo delle Bermude – scrive ancora it.wikipedia – è una zona dell’Oceano Atlantico settentrionale che ha la forma immaginaria di un triangolo, i cui vertici sono:
• vertice Nord – il punto più settentrionale dell’isola principale dell’arcipelago delle Bermude;
• vertice Sud – il punto più orientale dell’isola di Porto Rico;
• vertice Ovest – il punto più a Sud della penisola della Florida.»

A partire dagli anni 50, la cultura di massa ha alimentato il mito secondo cui in quest’enorme area (1.100.000 kmq.) si fossero verificati, più che altrove, dal 1800 in poi, numerosi episodi misteriosi di sparizioni di navi ed aerei: perciò alcuni autori l’hanno ribattezzata “Triangolo maledetto” o “Triangolo del Diavolo”.

Il “triangolo” ha vissuto particolare popolarità nei media soprattutto a partire dal libro best seller Bermuda, il triangolo maledetto (The Bermuda Triangle) del 1974 di Charles Berlitz, secondo il quale nella zona avverrebbero misteriosi fenomeni che sono stati accostati al paranormale e agli UFO.

Malgrado la pessima reputazione, derivante soprattutto da opere di divulgazione misteriologica come quelle di Berlitz, per la maggioranza degli studiosi il numero di incidenti nel Triangolo non è affatto superiore a quello di una qualsiasi altra regione ad alta densità di traffico aeronavale: la Guardia costiera degli Stati Uniti sostiene che l’incidentalità è nella norma.

«Una minoranza di studiosi – conclude it.wikipedia – ritiene che la percentuale degli incidenti sia significativamente più alta della media proponendo varie spiegazioni naturali. Ad esempio, secondo i ricercatori dell’Università di Southampton la causa delle ripetute sparizioni sarebbe imputabile ad onde anomale dell’altezza di 30 metri (100 piedi), che vengono create dalla convergenza di tre correnti e dalla Florida.»

PIER LUIGI GIACOMONI

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