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69 ANNI FA, ELISABETTA REGINA
(6 Febbraio 2021)

LONDRA. Quando riceve la notizia, elisabetta Windsor è in Kenya: nella notte tra il 5 e il 6 febbraio 1952 Re Giorgio VI muore e lei, sua figlia, diviene automaticamente Regina di Gran Bretagna ed Irlanda del Nord.

Le vacanze si devono interrompere e la nuova sovrana deve salire su un aereo che dopo un lunghissimo volo la porta nella capitale britannica dove il 7 prende possesso ufficialmente della carica.

L’incoronazione avviene il 2 giugno 1953 perché la sovrana vuol rispettare il lutto per la morte del padre: si tratta di uno dei primi eventi televisivi globali perché le immagini della cerimonia vengono diffuse dalla BBC in tutto il mondo.

Da quel giorno son passati 69 anni: all’inizio lei era una ragazza di 26 anni ora è una nonna di quasi 95 (li compirà ad aprile): nel 1947 ha sposato Filippo Mountbatten che diviene Duca di Edimburgo e Principe consorte, l’unico britannico – si lamenterà – a non poter trasmettere il suo cognome ai figli.

Quando sale al trono, la Gran Bretagna è ancora a capo d’un impero anche se India, Ceylon, Pakistan e Birmania hanno già conseguito l’indipendenza: ora quell’impero non c’è più sostituito dal Commonwealth che raggruppa 54 Paesi.

Oltre ad esser Regina di Gran Bretagna ed Irlanda del Nord Elisabetta II è anche capo di Stato di altri 16 Paesi tra cui Canada, Australia e Nuova Zelanda e presiede le riunioni periodiche dei leader del Commonwealth.

Già oggi la durata del suo regno è la più lunga della storia britannica: ha battuto il record di Vittoria che regnò dal 1837 al 1901 e Giorgio III, RE DAL 1760 AL 1820.

Davanti a lei si sono presentati 13 Primi Ministri: quando arrivò a Londra c’era Sir Winston Churchill.

Il Paese è cambiato enormemente, ha superato il doloroso conflitto nell’Irlanda del Nord, è entrato e uscito dall’Unione europea, ha abolito la pena di morte, ha avuto due donne premier.

Con la realizzazione della Brexit c’è il rischio che il Regno Unito possa andar in pezzi: in Scozia infatti spira un forte vento separatista. Edimburgo però non si separerebbe mai dalla sua Regina che ogni cinque anni inaugura il Parlamento di Hollyrood e che spesso risiede nel castello di Balmoral.

Lei, Elisabetta II Windsor, ovviamente spera che questa separazione non ci sia e, sia pure con discrezione, è intervenuta nel 2014, poco prima del referendum sulla separazione vinto di misura dagli unionisti, per convincere gli scozzesi a non andarsene.

Oggi è giusto ricordarsi della data in cui la sovrana è salita al trono perché, diversamente da altri leader autoritari che durano al potere decenni, ha guidato il suo Paese, rispettando le regole democratiche, comportandosi come una monarca costituzionale.

PIER LUIGI GIACOMONI

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