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SEGNALA AUTISTA ALLA GUIDA CON TABLET E VIENE QUERELATO
(27 aprile 2016).

BOLOGNA. A volte pare proprio di vivere nel mondo alla rovescia: in un mondo, cioè, dove se tu commetti un reato, anche piccolo, vieni premiato, mentre chi lo denuncia, vien punito come se fosse lui il colpevole.

I fatti. Il 17 agosto 2015, un cittadino fa presente all’azienda Tper (Trasporti Pubblici Emilia-Romagna) che una conducente guida il mezzo con il tablet in mano.
«L’ho visto dalla mia automobile affiancandomi.»

Successivamente, TPER si fa viva presso il segnalante con una telefonata per chieder conferma di quanto dichiarato.

Dopo ciò, mesi di silenzio. Infine, il 27 gennaio 2016, il reclamante riceve un avviso di indagini: l’autista l’ha querelato per «diffamazione».

Durante un colloquio con TPER emerge che l’azienda riceve un certo numero di segnalazioni all’anno (poche considerando il bacino) e da queste ricava un profilo dell’autista.
Una volta che ha accumulato sul conto dello stesso conducente diverse segnalazioni su fatti simili, ad esempio guida con cellulare), allora comincia col procedere con richiami verbali.

L’azienda TPER non è favorevole all’uso di foto o video per documentare i disservizi.

«Ad oggi – conclude il denunciante – per aver segnalato da buon utente un fatto grave (si mette in pericolo la vita di molte persone) mi ritrovo querelato, mentre quella persona ha solo un richiamo verbale. Nonostante la solidarietà informale, l’azienda non ha alzato abbastanza la voce per dissuadere quella persona dal sporgere denunzia».

La risposta di TPER. La società di trasporto pubblico, in risposta, conferma che “In tema di utilizzo di telefoni cellulari e altre apparecchiature mobili, la norma aziendale non ne consente al conducente l’utilizzo per motivi personali durante la guida, indipendentemente che ciò avvenga con o senza auricolare; questo al fine di evitare ogni comportamento che possa in qualche modo ridurre l’attenzione e la sicurezza dell’esercizio”.

Ogni segnalazione che perviene a Tper – continua la replica – “viene sempre vagliata con equilibrio nell’ambito di protocolli disciplinari consolidati, concordati con le rappresentanze dei lavoratori sulla base di accordi aziendali, che vedono sempre la possibilità, per chi è chiamato a rispondere in merito a fatti comportamentali, di opporre le proprie ragioni a quelle del reclamante. Anche per questo risultano limitati, rispetto al numero delle segnalazioni, i casi in cui viene attivata una procedura disciplinare. E’ garantita, infatti, un’ampia tutela delle posizioni di ciascuno in sede di discussione di ogni caso.

Tper fa sapere che “comprende il disappunto del cittadino che ha effettuato la segnalazione, in quanto sfuggono le ragioni di una querela a suo carico, presentata dalla conducente attraverso il proprio legale di fiducia in via del tutto autonoma e non condivisa dall’azienda”.

Le regole per il personale TPER. La società di trasporti spiega inoltre di aver lavorato molto negli ultimi anni sul rispetto delle regole, siano esse quelle che l’utenza è tenuta ad osservare, sia quelle previste per il personale dipendente: «Non a caso, nella Carta della Mobilità Tpb, pubblicata sul sito aziendale nella sezione il Cliente sono rese pubbliche e chiaramente esplicitate le regole di viaggio per chi fruisce dei servizi, quanto quelle per il personale».

Vediamole:
1. nei rapporti con il cittadino dimostra disponibilità e non ne ostacola l’esercizio dei diritti;

2. risponde alle richieste di informazioni con cortesia;

3. evita le discussioni mantenendo sempre un atteggiamento corretto e disponibile;

4. si astiene da comportamenti non consoni al ruolo che gli è affidato per lo svolgimento del servizio pubblico o che contrastino con le disposizioni aziendali.

Per quanto riguarda specificamente il viaggio, il conducente:

1. non fuma in vettura;

2. non utilizza per motivi personali telefoni ed altri apparecchi con o senza auricolare;

3. evita ogni altro comportamento che possa ridurre l’attenzione alla guida e la sicurezza dell’esercizio;

4. in presenza di passeggeri in attesa, anche in mancanza di segnali specifici, rallenta in modo da poter effettuare la fermata in sicurezza anche nel caso in cui l’intenzione di salire a bordo venga manifestata all’ultimo momento, anche per i trasferimenti “a porte aperte”;

5. agevola la salita dei passeggeri, aprendo tutte le porte di entrata del bus;

6. durante il servizio mantiene una postura corretta, consona alla sicurezza del servizio ed all’immagine verso la cittadinanza;

7. fornisce il proprio numero di matricola quando questo gli viene richiesto;

8. evita di conversare con colleghi fermi nei pressi del posto guida, anche per non rendere difficoltoso l’accesso ed il passaggio a chi utilizza le porte anteriori;

9. spegne il motore del mezzo durante le soste ai capolinea aggiorna in modo appropriato gli indicatori di linea e di destinazione;

10. utilizza correttamente i dispositivi e gli impianti di bordo (aria condizionata, pedana di accesso per carrozzelle, cartelli indicanti il funzionamento delle macchinette emettitrici…

PIERLUIGI GIACOMONI

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